Non ha pagato quote, è guerra tra il Pd e il sindaco di Macerata
Carancini verso la cancellazione dagli iscritti: “Solo un pretesto, preparo ricorso”
E’ guerra tra il sindaco di Macerata Romano Carancini e il suo partito, il Pd, che si prepara a cancellarlo dall’elenco degli iscritti per il mancato versamento delle quote dovute, in base al regolamento interno, dagli amministratori pubblici, pari a circa il 10% dell’indennita’ mensile. La decisione e’ stata presa venerdi’ notte dalla commissione di garanzia provinciale e deve essere formalizzata domani sera dal direttivo.
Carancini, il sindaco che e’ stato in prima linea in quest’ultimo anno, dall’omicidio di Pamela alla sparatoria di Traini, fino allo scontro con Alessandra Mussolini per la ‘pignatta antifascista’ con il fantoccio del duce, pero’ si prepara a fare ricorso, sostenendo di aver versato il dovuto, tranne i 2.000 euro per l’assicurazione da lui pagata in quanto sindaco. “Le quote – dice – sono solo un pretesto. C’e’ un tentativo di eliminare la corsa di un possibile candidato alla Regione Marche (si vota nel 2020, quando finira’ anche l’amministrazione guidata da Carancini, ndr). Se non mi vogliono che lo dicano”.[irp]
In attesa del direttivo del Pd, mettono le mani avanti il segretario cittadino Stefano Di Pietro e quello provinciale Francesco Vitali: “innanzitutto ancora non c’e’ nessuna decisione ufficiale. In questo caso nessuno espelle nessuno. Casomai ci si autoesclude se non si rispettano le regole!”. Il sindaco dal canto suo attende di vedere il documento ufficiale, ma ribadisce di avere pagato il dovuto e che non tocca a lui farsi carico delle spese dell’assicurazione.
Il contenzioso va avanti dal 2015, quando il sindaco e’ stato rieletto con uno scarto di una manciata di voti sul candidato del centrodestra. Da allora le frizioni con il Pd sono state ricorrenti sul piano politico e amministrativo, a partire dalla composizione della giunta. “C’e’ un blocco politico nel Pd che tende a mettere in difficolta’ eventuali candidature” per le regionali, la denuncia di Carancini. L’ultimo episodio risale a qualche giorno fa: un messaggio di posta elettronica dal partito che lo invitava a rinunciare ai lavori di riqualificazione di piazza Vittorio Veneto e piazza della Liberta’, perche’ l’intervento non si sarebbe potuto eseguire prima del rinnovo dell’amministrazione comunale. “Un fatto gravissimo” sottolinea Carancini.