Un manipolo di zombie in uniforme fascista che infesta una lugubre villa abbandonata. Così il rapper Kento ha scelto di rappresentare l’attuale scenario politico italiano nel suo nuovo videoclip “Non siete fascisti ma”. Tra un tributo ai classici horror movie e una graffiante provocazione, nelle immagini passano in rassegna mostri putrefatti vestiti di tutto punto con sgualcite divise del ventennio e luccicanti mostrine littorie.
Nelle immagini firmate dal regista Matteo Tiberia, i morti viventi che resuscitano da un passato ingombrante si trascinano barcollando in direzione dell’artista che, imbracciando una grossa accetta, cerca di respingere l’attacco. Per resistere fino all’alba dovrà arrangiarsi improvvisando con quello che trova, senza mai abbassare la guardia nel difendersi dalle camice nere che imperversano da ogni angolo.
Con le rime più crude del rap, Kento ha voluto raccontare il suo punto di vista sui fatti recenti del nostro Paese, facendo esplicito riferimento a un periodo storico tanto discusso quanto controverso. “Se oggi non esiste più un richiamo esplicito a certi valori del fascismo, allo stesso tempo vediamo tornare alcuni dei suoi aspetti più deprecabili e grotteschi -commenta Kento-. Saranno l’arte e la cultura, ma anche l’ironia e la presa in giro, a rispedire certe tendenze nelle tombe che la storia ha riservato per loro, e in cui spero restino per sempre”, ha spiegato.