Dopo aver minacciato di affondare la portaerei Carl Vinson, la Corea del Nord assicura che riservera’ lo stesso trattamento al sommergibile nucleare Uss Michigan, che il presidente Usa Donald Trump ha deciso di inviare nei mari coreani. “Sara’ destinato ad affrontare l’infelice destino di diventare un fantasma subacqueo sena riuscire a venire in superficie”, scrive Urminzokkiri, un sito di propaganda di Pyongyang. Il regime nordcoreano considera l’invio del sottomarino una “ulteriore minaccia militare verso la nostra repubblica”. Intanto, al di là dell’Oceano, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha rivolto un complimento ‘ambiguo’ al leader nordcoreano Kim Jong-Un, definito “un tipo piuttosto sveglio”. La definizione di Trump, vicina all’ammirazione, arriva in un periodo di tensioni alle stelle tra Washington e Pyongyang, con gli Stati Uniti che – allarmati – hanno strizzato l’occhio alla Cina per contenere la minaccia rappresentata da Kim. Tuttavia, per il capo della Casa Bianca i test missilistici e nucleari della Corea del Nord sono un problema “complicato” e stiamo “lavorando con la Cina per risolverlo”.
Il presidente Usa ha anche ricordato che l’incontro con il presidente cinese Xi e’ stato “positivo, abbiamo parlato per ore, e’ una brava persona”. La Cina “ha grande potere” ma, ha ammesso, “non e’ una situazione facile”. Trump ha detto di “non avere idea” se Kim abbia pieno possesso delle sue facoltà mentali, ma ha sottolineato che il leader nordcoreano ha dovuto farsi carico di una sfida non indifferente raccogliendo il timone del Paese a 27 anni, nel 2011 dopo la morte del padre. “Tratta ovviamente con persone molto dure, i generali e gli altri in particolare. A un’età molto giovane, è riuscito ad assumere il potere”, ha detto Trump in un’intervista al programma “Face the Nation” trasmesso dalla Cbs. “Molte persone, sono sicuro, hanno cercato di portargli via quel potere, che sia suo zio o qualcun altro. E lui è riuscito a farcela. Quindi, ovviamente, è un tipo piuttosto sveglio”, ha spiegato. Infine, il consigliere per la sicurezza nazionale H.R. McMaster ha confermato alle autorita’ sudcoreane che Washington ha accettato di pagare i costi dek dispiegamento del sistema missilistico volto a difendere Seul da un eventuale attacco nordcoreano. La conferma e’ stata data nel corso di una telefonata di 35 minuti tra McMaster e l’omologo sudcoreano Kim Kwan-jin.