Nordcorea, fallito il lancio di un missile intercontinentale

Nordcorea, fallito il lancio di un missile intercontinentale
3 novembre 2022

Nel secondo giorno d’intensa attività balistica da parte della Corea del Nord, il regime di Kim Jong Un deve annoverare anche un fallimento: secondo quanto riporta lo stato maggiore sudcoreano, il lancio di un missile balistico intercontinentale (ICBM) – probabilmente un razzo Hwasong-17 – è terminato in un fallimento. Lo riferisce l’agenzia di stampa sudcoreana Yonhap. Pyongyang sta reagendo ad ampie esercitazioni aeree congiunte Usa-Sudcorea iniziate da lunedì. Ieri sono stati lanciati almeno 23 missili e proiettili verso il mare, compreso uno che, per la prima volta in 70 anni, ha sorvolato verso sud l’immaginaria linea di demarcazione marittima con Seoul. Oggi questa attività è continuata.

Il missile è stato lanciato da Sunan, nell’area della capitale Pyongyang, alle 7.40 locali (23.40 di ieri in Italia) e ha volato per circa 760 km con un apogeo di circa 1.920 km alla velocità di Mach 15, secondo lo Stato maggiore congiunto sudcoreano. Dopo il distacco del secondo stadio, tuttavia, il missile balistico intercontinentale pare che non sia riuscito a tenere la traiettoria per un volo a lungo raggio. Il Giappone, in un primo momento, ha affermato che un missile stava sorvolando l’Arcipelago, innescando così il cosiddetto “J-Alert”, salvo poi rendersi conto che il proiettile si era inabissato prima di arrivare nei cieli nipponici e annullarlo. Il primo ministro giapponese Fumio Kishida, in una breve dichiarazione ha detto che “i ripetuti lanci di missili della Corea del Nord sono una vergogna e assolutamente non possono essere perdonati”.

Leggi anche:
Dopo Foti al gruppo arriva Bignami. Si apre corsa di vice al Mit

Settimo lancio di un ICBM quest’anno

Quello di oggi è stato il settimo lancio di un ICBM quest’anno. L’ultimo era stato alla fine di maggio. Lo stato maggiore sudcoreano ha annunciato di aver anche rilevato il lancio di due missili balistici a corto raggio (SRBM), partiti da Kaechon, nella provincia di Sud Pyongan, circa un’ora dopo il lancio dell’ICBM. Hanno volato per circa 330 km a un’altitudine massima di 70 km a una velocità massima di Mach 5. Stati uniti e Corea del Sud hanno avviato lunedì esercitazioni aeree denominate “Vigilant Storm”, che doveva durare fino a domani, con la presenza di almeno 240 aerei da combattimento. Tuttavia l’intensa attività missilistica ha spinto gli alleati a prolungarle, non si sa con quale scadenza. Il comandante dello Stato maggiore congiunto sudcoreano generale Kim Seung-kyum e il capo delle forze Usa in Corea generale Paul LaCamera hanno ribadito la postura di rigida risposta contro “ogni minaccia e provocazione della Corea del Nord”.

Il Comando Usa nell’Indo-Pacifico, dal canto suo, ha diffidato Pyongyang dal continuare “questi atti illegali e destabilizzanti”. Il ministero degli Esteri nordcoreano due giorni fa ha minacciato “misure consequenziali sempre più potenti” se gli Usa continueranno le loro “incessanti e avventate provocazioni militari”. Quest’anno la Corea del Nord ha già lanciato oltre 40 missili balistici, una cifra record, che mostra un consistente progresso della sua capacità in questo settore.

Leggi anche:
Il forzista Tosi lancia Forza Nord: la Lega ormai non se ne occupa
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti