Nordio chiede revoca arresto estradizionale per Abedini
Richiesta depositata alla Corte di Appello di Milano
Il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha depositato alla Corte di Appello di Milano una richiesta di revoca degli arresti domiciliari per il cittadino iraniano Mohammad Abedini Najafabadi, fermato all’aeroporto di Malpensa il 16 dicembre scorso.
Secondo quanto riportato dal Ministero della Giustizia, la decisione si basa sull’applicazione dell’articolo 2 del trattato di estradizione tra Italia e Stati Uniti, che prevede che solo i reati punibili secondo le leggi di entrambe le nazioni possano dar luogo all’estradizione. Attualmente, le accuse contro Abedini non soddisfano questa condizione. La prima, associazione a delinquere per violare l’IEEPA (International Emergency Economic Powers Act): Questa condotta non trova corrispondenza diretta nel diritto penale italiano; la seconda accusa, associazione a delinquere per fornire supporto materiale a un’organizzazione terroristica con conseguente morte e Fornitura e tentativo di fornitura di sostegno materiale a un’organizzazione terroristica straniera con conseguente morte.
Nessun elemento concreto è stato finora addotto a supporto di queste accuse. Il Ministero della Giustizia sottolinea che attraverso società riconducibili ad Abedini, si svolgeva attività di produzione e commercio di strumenti tecnologici con potenziali applicazioni militari, ma non esclusivamente.
Il caso di Mohammad Abedini Najafabadi
Abedini, conosciuto anche come l’“uomo dei droni”, è stato arrestato su mandato internazionale degli Stati Uniti, che lo accusano di supportare i Pasdaran (Guardie della Rivoluzione iraniana) e di cospirare per l’esportazione illegale di componenti elettronici dall’America all’Iran, in violazione delle leggi statunitensi sulle sanzioni e sul controllo delle esportazioni.
Dopo il suo arresto, Abedini è stato trasferito nel carcere di Opera a Milano, dove è stato sottoposto a misure cautelari per il rischio di fuga. Tuttavia, l’avvocato di Abedini, Alfredo de Francesco, ha sottolineato che il suo cliente respinge tutte le accuse e non comprende i motivi del suo arresto. Intanto, la Procura di Milano ha avviato un’indagine “a modello 45”, senza ipotesi di reato specifiche né indagati ufficiali, per approfondire il caso.
La richiesta di Nordio alla Corte di Appello di Milano rappresenta un passaggio cruciale per il destino giudiziario di Abedini in Italia, sollevando questioni sul rispetto delle normative internazionali di estradizione e sulla corrispondenza tra sistemi legali diversi. L’esito di questa richiesta potrebbe determinare non solo la libertà di Abedini ma anche influenzare future cooperazioni giudiziarie tra Italia e Stati Uniti, soprattutto in ambiti sensibili come il terrorismo e le sanzioni economiche internazionali.