Banca dei regolamenti internazionali, l’Italia con superLira e la Germania con miniMarco

IL REPORT La Bri ha pubblicato l’andamento dei tassi di cambio effettivi nominali e reali di 61 paesi. Anche ultimi dati luglio confermano questa tendenza

Banca dei regolamenti internazionali

La Banca dei regolamenti internazionali ha pubblicato l’andamento dei tassi di cambio effettivi nominali e reali di 61 paesi. Il tasso di cambio effettivo, generalmente rappresenta una media ponderata dei cambi bilaterali con i principali partner commerciali, viene anche utilizzato come un termometro degli effetti macroeconomici indotti dai movimenti del cambio. Sia i tassi di cambio nominali e sia quelli reali, quest’ultimi tengono conto dell’inflazione, sono impiegati come uno dei parametri per valutare la competitività internazionale di un paese. Un aumento del tasso di cambio effettivo nei fatti si traduce in un apprezzamento della valuta del paese rispetto alle valute dei principali partner commerciali con due effetti contrapposti. Da un parte il paese il cui cambio effettivo più alto può comprare una maggiore quantità di beni dai paesi con il cambio effettivo più basso, questo può tradursi in un aumento delle importazioni. Dall’altra però lo stesso paese con il cambio effettivo più alto può vendere una quantità di beni minori ai paesi con il cambio più basso, questo può tradursi in calo delle esportazioni.

I numeri pubblicati dalla Banca dei regolamenti internazionali prendono come base anno di riferimento il 2010 con base 100 e riportano le medie annuali fino al 2014 quando l’Italia presenta un tasso di cambio effettivo nominale pari a 101,8, la Germania a 101,5 e la Francia a 100,8 Anche nelle medie trimestrali che arrivano fino al primo trimestre 2016 mostrano la stessa tendenza sfavorevole per l’Italia con un cambio effettivo nominale pari a 100,1 contro 99,1 della Germania e 98,4 della Francia. Stessa musica per i cambi effettivi reali, quelli che considerano il livello dei prezzi, la media del 2014 è stata pari a 99,5 per l’Italia, per la Germania 98,5 e per la Francia 97,3. Al primo trimestre 2016 Italia al 95,9, Germania al 94,7 e Francia al 93,5. Infine anche le medie mensili, disponibili fino a luglio 2016, confermano, seppur con qualche differenza, la medesima tendenza di fondo. Per i tassi di cambio effettivi nominali questa volta il più alto è quello della Francia a 96,84, poi Italia a 96,51 e Germania a 95,55, mentre quello dell’Eurozona nel suo complesso è pari a 90,36. Per i cambi reali, il maggiore per l’Italia 96,51, poi Germania 95,33 e Francia 94,79 mentre quello dell’Eurozona nel suo complesso è pari a 90,19. (foto, sede di Basilea della Bri)