Nuova incolpazione a Emiliano, rinviato procedimento 8 maggio. Non ammesse 9 toghe come testi

Nuova incolpazione a Emiliano, rinviato procedimento 8 maggio. Non ammesse 9 toghe come testi
Michele Emiliano
3 aprile 2017

La Procura generale della Cassazione formula una nuova, ulteriore, incolpazione disciplinare per Michele Emiliano, magistrato attualmente fuori ruolo, presidente della Regione Puglia e candidato alla segreteria Pd. Secondo il pg della Suprema Corte, titolare dell’azione disciplinare, Emiliano ha violato le norme dell’ordinamento giudiziario anche candidandosi alle prossime primarie del partito. Una ‘contestazione’ che il pg ha depositato qualche giorno fa e che va a integrare quelle per cui Emiliano stamane e’ sotto procedimento davanti alla disciplinare del Csm: essere iscritto a un partito politico e svolgervi attivita’ in modo sistematico e continuativo. La contestazione “suppletiva” e’ stata illustrata in udienza a Palazzo dei Marescialli dal sostituto pg di Cassazione Carmelo Sgroi: “E’ stata fatta a garanzia dell’incolpato – ha detto il pg – e riguarda sia il tempo successivo alle precedenti incolpazioni, quindi fino ad oggi, sia la presentazione della candidatura a segretario nazionale del Pd, che per statuto presuppone l’iscrizione al partito”. In ogni caso, il procedimento disciplinare al Csm nei confronti di Michele Emiliano è stato rimandato a dopo le primarie del Pd, in programma il 30 aprile. Infatti è stato aggiornato all’8 maggio prossimo, quando il Partito democratico avrà già scelto il suo nuovo segretario, tra Emiliano, appunto, Matteo Renzi e Andrea Orlando.

 “Tutto tranquillo, sono le regole del processo”, ha detto Michele Emiliano, al termine dell’udienza davanti alla sezione disciplinare del Csm presieduta dal vicepresidente Giovanni Legnini. Emiliano è accusato anche di illecito disciplinare per aver svolto mandato amministrativo come sindaco di Bari (dal 2004 al 2009), per essere stato assessore “esterno” al comune di S.Severo (Fg) e per l’incarico di presidente della Regione Puglia (da giugno 2015 a oggi). Nello stesso periodo è stato anche segretario regionale del Pd e presidente Pd della Puglia. Da luglio 2016, poi, come da nuova contestazione del pg, Carmelo Sgroi, si è candidato alla segreteria del Pd, che “per statuto presuppone l’iscrizione” al partito. Per questi motivi, secondo l’accusa, Emiliano ha violato, a partire dal 2007, la norma posta a garanzia dell’esercizio indipdendente e imparziale della funzione di giudiziaria e valida anche per i magistrati che non svolgono temporanemanete questa funzione, per essere collocati fuori ruolo organico dall magistratura. Nel corso dell’udienza, il difensore di Emiliano, il procuratore capo di Torino, Armando Spataro, ha chiesto al Csm di convocare i magistrati fuori ruolo, Felice Casson, Caterina Chinnici, Stefano Dambruoso, Donatella Ferranti, Anna Finocchiaro e Doris Lo Moro, parlamentari, Cosimo Ferri e Domenico Manzione sottosegretari, e Vania Contraffatto, assessore alla Regione Siciliana, “tutti magistrati che si trovano in una situazione assimilabile a quella di Emiliano”, ha detto Spataro sottolineando che “non si tratta di una chiamata in correità”. Ma la Sezione disciplinare ha respinto la richiesta e ha aggiornato l’udienza all’8 maggio prossimo.

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