Nel Canale di Sicilia nuova tragedia legata ai viaggi della speranza di migranti. Ieri le motovedette delle Capitanerie di Porto 302 e 309, insieme al rimorchiatore civile Burbon Argos, hanno soccorso un gommone a sud di Lampedusa che aveva a bordo 16 corpi senza vita, morte presumibilmente per ipotermia e disidratazione, e 76 migranti tra cui due in condizioni critiche: uno per ipotermia, trasferito con l’elicottero di nave Etna all’ospedale di Lampedusa, e uno con edema polmonare in fin di vita e deceduto poco dopo. Le valutazioni sanitarie, riferisce la Marina Militre in una nota, sono state effettuate dal personale medico del Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta) a bordo delle motovedette delle Capitanerie di Porto. I migranti sono stati trasferiti prima su nave Orione e successivamente sulla rifornitrice Etna.
Le salme sono state trasferite sulla motovedetta CP 273 delle Capitanerie di Porto per lo sbarco oggi a Porto Empedocle. Il pattugliatore Cigala Fulgosi e la corvetta Driade hanno invece recuperato da due gommoni 102 e 100 migranti a sud di Lampedusa. I migranti sono stati trasbordati sulla rifornitrice di squadra Etna. A bordo di nave Etna, nelle operazioni di screening sanitario e polizia giudiziaria, cooperano anche i medici della Croce Rossa, le infermiere volontarie del Corpo della Croce Rossa, i volontari della Fondazione Rava, di Save The Children e il personale della polizia. In totale ieri le navi della Marina Militare impegnate nelle operazioni navali di sicurezza e sorveglianza marittima hanno soccorso 278 migranti.