Un potente terremoto di magnitudo 8.1 si è verificato venerdì (la serata di giovedì in Italia) nell’Oceano al largo della costa della Nuova Zelanda, facendo scattare evacuazioni e allarmi tsunami in tutto il Pacifico meridionale. Si tratta della seconda forte scossa che ha colpito il Paese in poche ore. Un terremoto in mare aperto di magnitudo 7.3 aveva svegliato molte persone durante la notte in tutta la Nuova Zelanda. Anche se entrambi i terremoti hanno attivato sistemi di allarme, nessuno dei due sembra rappresentare una minaccia diffusa per le vite o le principali infrastrutture.
Le autorità della protezione civile neozelandese hanno ordinato alle persone in alcune aree della costa orientale dell’Isola del Nord di spostarsi immediatamente su terreni più elevati e di non rimanere nelle loro case, a causa della possibilità di uno tsunami. Il sistema statunitense di allarme tsunami ha anche segnalato che la scossa più forte potrebbe causare onde di tsunami comprese tra 1 e 3 metri nella Polinesia francese e onde fino a 1 metro a Niue, Nuova Caledonia e Isole Salomone .
L’U.S. Geological Survey ha affermato che la scossa più forte ha avuto un epicentro nelle remote isole Kermadec a una profondità di 19 chilometri (12 miglia). La scossa precedente aveva invece avuto un epicentro a una profondità di 21 chilometri sotto l’oceano, a circa 174 chilometri a nord-est della città di Gisborne. Tale scossa è stata avvertita in tutta la Nuova Zelanda e gli abitanti delle principali città di Auckland, Wellington e Christchurch. Nel 2011, un terremoto di magnitudo 6,3 ha colpì la città di Christchurch, uccidendo 185 persone e distruggendo gran parte del suo centro. Successivamente il governo neozelandese ha revocato l’allarme tsunami provocato da un terremoto sottomarino.
Il terremoto si è verificato al largo della costa della Nuova Caledonia, inviando increspature in tutto il mare di Tasmania. Gli avvertimenti sono stati rapidamente emessi dal Joint Australian Tsunami Warning Center anche per l’isola di Lord Howe, esortando i residenti a stare alla larga dalle spiagge. Anche tali allarmi sono stati revocati.