Nuove osservazioni di onde gravitazionali da Ligo e Virgo

25 giugno 2020

Gli interferometri Virgo, in Italia e Ligo, negli Stati Uniti, cacciatori di onde gravitazionali, hanno osservato un evento cosmico senza precedenti: la fusione tra un oggetto di circa 2,6 masse solari e un buco nero di 23 masse solari, avvenuto circa 800 milioni di anni fa, emettendo una intensa onda gravitazionale, giunta sulla Terra nell agosto del 2019.

Al momento le osservazioni non consentono di precisare se l’oggetto misterioso sia un buco nero più piccolo o una stella di neutroni. Entrambi si formano quando stelle molto massicce esauriscono il loro combustibile nucleare ed esplodono come supernovae. Ciò che rimane dipende da quanto resta del nucleo della stella; i nuclei più leggeri formano stelle di neutroni, quelli più pesanti collassano in buchi neri. C’è però una zona grigia che va dagli oggetti di 2,5 a quelli di 5 masse solari dei quali non si hanno osservazioni e informazioni sufficienti.

Un altra particolarità di questo evento, inoltre, è il rapporto, mai osservato fino ad oggi, tra le differenti masse dei due oggetti in collisione: uno è circa 9 volte più pesante dell altro. Nessun telescopio terrestre e spaziale è riuscito a trovare traccia dell’evento nello spettro visibile o elettromagnetico per cui la fusione rimane ancora avvolta dal mistero. A breve, Virgo e i due LIGO, però, verranno potenziati e questo consentirà di osservare un numero maggiore di sorgenti e far luce su situazioni ancora non molto chiare. L’oggetto più piccolo è stato chiamato GW190814 e la scoperta è appena stata pubblicata su The Astrophysical Journal Letters. Fondamentale l’apporto degli italiani attraverso l’Infn (Istituto nazionale di fisica nucleare) e il consorzio italo-francese Ego (Osservatorio Gravitazionale Europeo) di Cascina, vicino Pisa, dove ha sede Virgo. Video di @Alex Andrix/Virgo Collaboration/EGO

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