Obama fa bene al Pd. Renzi recupera 2 punti

 I Democratici salgono al 31%. Cala Forza Italia. Ncd sotto lo sbarramento per le Europee

Barack aiuta Matteo. La visita ufficiale del presidente degli Stati Uniti Barack Obama nel nostro paese ha giovato a Matteo Renzi: basta guardare, infatti, al dato sulla fiducia nei confronti del Presidente del Consiglio, così come riportato nel nuovo sondaggio Datamedia Ricerche per Il Tempo, per accorgersi che il giovane Premier italiano – che pure aveva perso un punto percentuale dopo il suo viaggio in Europa e l’incontro con Angela Merkel – è riuscito a risalire la china. L’appuntamento istituzionale e la fiducia incassata da parte del leader Usa, che in Italia ha evidentemente un forte ascendente, gli hanno permesso di recuperare, rispetto al dato registrato la scorsa settimana, ben due punti percentuali.

Per Matteo Renzi la fiducia è passata, dunque, dal 56 al 58%. E un trend positivo interessa anche la forza politica di cui il premier è espressione: il Partito Democratico, infatti, nella corsa verso le elezioni europee guadagna 0,5 punti percentuali e sale al 31%, qualificandosi in maniera indiscussa come primo partito in vista dell’appuntamento del 25 maggio. Nettamente staccato il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, impegnato in queste ore nella scelta dei candidati, che si conferma seconda forza in campo nelle intenzioni di voto europee di Datamedia, con il 24,3%. Trend negativo, invece, per Forza Italia che, se si votasse domani, in attesa delle sorti di Silvio Berlusconi (decisiva la data del 10 aprile), pagherebbe un calo dello 0,5% e scenderebbe al 20%. Al di là dei tre partiti maggiori, l’unica altra forza che arriva a superare la soglia di sbarramento del 4% necessaria ad aggiudicarsi un seggio a Bruxelles, è la Lega Nord che rimane stabile al 5%. Rimane fuori per un soffio, al 3,9%, la lista L’Altra Europa con Tsipras che, tuttavia, guadagna lo 0,2% rispetto a sette giorni fa.

Leggerissimi spostamenti di voto interessano anche il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano (al 3,4% con un – 0,1%) e Fratelli d’Italia-An di Giorgia Meloni che risale, invece, dello 0,1% e passa dal 3% registrato nel primo sondaggio sulle intenzioni di voto europee di Datamedia Ricerche, al 3,1% attuale. Stabili tra il 2% e l’1%, invece l’Alde – Alleanza Lib. Dem. Europei, i Popolari per l’Italia-Libertas, il Psi e La Destra. Cala dello 0,7%, invece l’area del non voto, che si attesta comunque, altissima, al 51,1%. Una piccola notazione rimane da fare sul sentimento dell’elettorato rispetto alle elezioni europee: dal sondaggio emerge come per il 58,3% degli italiani si tratti di un appuntamento importante per il nostro paese (con un 16,7% che lo considera “molto” importante e il 41,6% che ha invece un atteggiamento positivo, ma leggermente più tiepido); il 34,9% degli intervistati si esprime, invece, in maniera negativa (il dato si articola in un 23,1% che è convinto che si tratti di un appuntamento “poco” importante e un 11,8% che è ancora più drastico). (Il Tempo)