Gran parte della plastica che finisce negli oceani inizia come rifiuto sulla terraferma.I ricercatori del National Centre for Ecological Analysis and Synthesis, hanno cercato di dare un numero a questo fenomeno. Lo studio, pubblicato sulla rivista Science, ha scoperto che nel 2010 sono state generate in 192 Paesi costieri almeno 275 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica, di cui tra le 4,8 e le 12,7 milioni di tonnellate, sono entrate nel mare. Cifre agghiaccianti che rischiano di duplicarsi entro il 2025.
CHI INQUINA Il nuovo studio identifica anche le fonti principali di rifiuti di plastica nei 20 paesi che generano il maggior numero di spazzatura oceanica. La Cina è al primo posto con circa 1,3-3,5 milioni di tonnellate annue, seguita da Indonesia con una produzione di circa 0,48-1.29 milioni di tonnellate di plastica marina e altri paesi in piena fase di sviluppo economico. Chiudono la classifica gli Stati Uniti, al 20esimo posto con circa 0,04-0,1 milioni di tonnellate di plastica nell’oceano.
LE INCOGNITE Ancora più preoccupante, gli scienziati non sanno dove è finito più del 99 per cento della plastica. Immagini di isole di detriti galleggianti sulla superficie dell’oceano sono scioccanti, ma i ricercatori sono stati in grado di rintracciarne solo 245.000 tonnellate in superficie. Molte di più potrebbe essere sul fondo dell’oceano, nel ghiaccio artico o in qualsiasi altra parte del mare.