L’Ocse ha confermato le previsioni di crescita economica per l’Italia. In una tabella contenuta oggi nel rapporto sulla Penisola, l`ente parigino riprende le stime che erano state diffuse lo scorso 29 novembre, in occasione dell`aggiornamento del suo Economic Outlook: il Pil dovrebbe segnare una crescita dello 0,7% quest`anno, analoga a quella del 2023, e una lieve accelerazione al più 1,2% nel 2025. Il tasso di disoccupazione salirebbe quest`anno al 7,8%, due decimali in più del 2023, ma poi si riporterebbe al 7,6% nel 2025. Sempre secondo l’Ocse l’inflazione di fondo, ossia la crescita dei prezzi al netto di energia e alimentari, si smorzerebbe al 3,1% quest’anno, dal 4,5% del 2023, e al 2,55 nel 2025. Inoltre, l’incidenza del debito pubblico lordo sul Pil resterebbe immutata al 141,4% quest’anno, per poi limarsi al 140,5% nel 2025.
L’Italia è uno dei paesi con il più alto rapporto tra debito pubblico e Pil dell’Unione Europea. Per affrontare questa situazione, il governo italiano ha avviato una riforma fiscale che dovrebbe ridurre la pressione fiscale sui cittadini e le imprese, aumentando al contempo la progressività del sistema. L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha recentemente esaminato l’attuale meccanismo di riforma fiscale in Italia, sottolineando la necessità di affrontare le pressioni di bilancio attraverso una serie di misure.
Contrastare l’evasione fiscale
Una delle principali raccomandazioni dell’Ocse è quella di continuare gli sforzi per contrastare l’evasione fiscale. L’organizzazione sottolinea che l’evasione fiscale è un grave problema in Italia, che erode la base imponibile e riduce le entrate fiscali. Per contrastare l’evasione fiscale, l’Ocse raccomanda di:
- Aumentare l’uso dei controlli fiscali, sia sulle persone fisiche che sulle imprese;
- Migliorare la cooperazione tra le autorità fiscali italiane e quelle di altri paesi;
- Rendere più semplice e trasparente il sistema fiscale.
Promuovere l’utilizzo dei pagamenti digitali
L’Ocse raccomanda inoltre di promuovere l’utilizzo dei pagamenti digitali. I pagamenti in contanti sono più difficili da tracciare, il che rende più facile l’evasione fiscale. Per promuovere l’utilizzo dei pagamenti digitali, l’Ocse raccomanda di:
- Ridurre le commissioni applicate ai pagamenti digitali;
- Estendere l’obbligo di accettare pagamenti digitali;
- Rendere più semplice e sicuro l’utilizzo dei pagamenti digitali.
Ridurre l’erosione della base imponibile dell’imposta sul reddito
L’Ocse raccomanda inoltre di ridurre l’erosione della base imponibile dell’imposta sul reddito. L’erosione della base imponibile si verifica quando le persone fisiche o giuridiche trovano modi legali per ridurre la loro base imponibile, senza ridurre effettivamente il loro reddito. Per ridurre l’erosione della base imponibile dell’imposta sul reddito, l’Ocse raccomanda di:
- Rivedere le spese fiscali per garantire che siano efficaci e non distorcano il mercato;
- Limitare la proliferazione di regimi speciali di imposte forfettarie, che potrebbero essere utilizzati per eludere le imposte.
Equo compenso e riforma giustizia
Nel rapporto, l’Ocse ha anche espresso preoccupazione riguardo alle barriere normative alla concorrenza, specialmente nel settore dei servizi professionali. Si è consigliato di eliminare le restrizioni ancora esistenti per favorire la competizione e stimolare la crescita economica. Un altro punto di attenzione è stato rivolto al sistema dell’equo compenso per i servizi professionali, che potrebbe limitare l’accesso al mercato e la concorrenza sui prezzi. L’Ocse ha suggerito una revisione dell’ambito di applicazione di tali regole per favorire una maggiore flessibilità. Nel contesto delle riforme economiche, l’Ocse ha incoraggiato l’Italia a implementare completamente la riforma della concorrenza avviata nel 2022 e a prevedere concessioni per gli appalti pubblici alla loro scadenza. Queste misure, secondo l’organizzazione, contribuiranno a promuovere la concorrenza e a migliorare l’efficienza nei settori chiave dell’economia italiana.
Infine, l’Ocse ha sottolineato l’importanza delle riforme in corso nel settore della giustizia civile e della Pubblica Amministrazione, indicandole come fondamentali per stimolare gli investimenti e aumentare la produttività. La semplificazione delle procedure giuridiche e amministrative, insieme al potenziamento delle capacità e degli incentivi legati alle prestazioni dei giudici e dei dipendenti pubblici, sono considerate essenziali per ridurre l’eccessiva burocrazia e migliorare l’efficienza del sistema giuridico italiano. Le raccomandazioni dell’Ocse per la riforma fiscale in Italia sono in linea con le esigenze del paese per affrontare le pressioni di bilancio e migliorare la competitività dell’economia. L’attuazione di queste raccomandazioni richiederà un impegno politico forte e duraturo, ma è essenziale per garantire un futuro sostenibile per l’Italia.