Odevaine accusa Totti: “Vigili pagati in nero per scortare i figli”

Alcuni vigili sarebbero stati pagati in nero da Francesco Totti per “sorvegliare” i suoi figli. A tirare in ballo nell’inchiesta Mafia Capitale il capitano della Roma è Luca Odevaine – ex vice capo di Gabinetto del sindaco Veltroni precisando, nel corso dell’ultimo interrogatorio nel carcere di Terni (datato 15 ottobre) una serie di dichiarazioni già rese da Buzzi. “È vero che dei vigili urbani facevano vigilanza ai figli del calciatore Francesco Totti – ha affermato Odevaine, finito a processo nell’ambito dell’inchiesta Mondo di Mezzo – ma lo facevano fuori dall’orario di lavoro e venivano pagati in nero dallo stesso Totti. L’esigenza – ha precisato poi Odevaine, rispondendo alle domande del pm Paolo Ielo – era nata dal fatto che era giunta una voce di un progetto di rapimento del figlio di Totti. Ne parlai con il colonnello Luongo dei carabinieri, il quale, tenuto conto della genesi e della natura della notizia, convenne con me che non era il caso di investire il comitato per la sicurezza ma che si poteva trovare un modo per provvedere”.

 

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