Offerte di lavoro e lettera al Papa, Occhionero rassicura la madre: “Quando me sistemero’ io…”
CYBERSPIONAGGIO L’ingegnere in carcere da lunedi’ diceva anche alla sorella (pure lei arrestata) che gli arrivavano di allettanti proposte professionali
![occhionerogiuliofranceca](https://www.ilfogliettone.it/wp-content/uploads/2017/01/occhionerogiuliofranceca.jpg)
Rassicurava la madre e la sorella che un lavoro gratificante, prima o poi, lo avrebbe trovato. Era solo questione di tempo perche’ Giulio Occhionero, l’ingegnere nucleare in carcere da lunedi’ per una presunta attivita’ di cyberspionaggio, diceva che gli arrivavano di continuo proposte professionali allettanti da societa’ e banche importanti di Londra, Berlino e Dublino. Che fosse solo millanteria o no, dalle carte allegate all’ordinanza di custodia cautelare emerge il contenuto di decine di conversazioni che Occhionero ha avuto in questi mesi con i suoi familiari. Alla madre, la sociologa Marisa Ferrari, diceva: “Quando me sistemero’ io… poi dobbiamo cerca’ di sistema’ pure Francesca (sorella, foto, anche in galera, ndr)”. E a quest’ultima, anche lei finita in carcere, raccontava di una proposta “ricevuta per un progetto che ha sede a Berlino” dove lui verrebbe retribuito “con 50 euro all’ora per 7 ore al giorno dal lunedi’ al venerdi’ e facendo un calcolo… saranno 8 mila euro e rotti al mese per 5 mesi”.
Altre proposte di lavoro gli sarebbero piovute dalla Deutsche Bank (“come vice presidente tra le 90 e le 160 mila sterline l’ anno piu’ bonus”), Ubs e Hsbc. C’e’ poi una conversazione con la madre dell’8 agosto scorso in cui il figlio fa riferimento a una lettera da consegnare al Pontefice. “Ma quella lettera al Papa… e’ sparita?” chiede all’improvviso alla madre che lo tranquillizza subito: “No non e’ sparita… ti ricordi che sono andata a trovarla (riferendosi ad una amica, ndr). Sono andata trovarla, le ho portato pure il regalo con la speranza… e ho detto senti un po’ che cosa ha fatto e… si’ si’, e’ stata consegnata”. Giulio la incalza: “Facciamo un aggiornamento, ad un certo punto… mo’ sono passati 3, 4 mesi… sentiamo che fine ha fatto sta lettera” e la madre: “A settembre… e che quando e’ andata glielo ha detto e le ha risposto che e’ stata consegnata poi dice… se l’ha letta il Papa perlomeno sa chi…”.