Rafforzare la “cooperazione bilaterale ed europea per una politica migratoria efficace” e cambiare i regolamenti di Dublino. Il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, si prepara per l’incontro di oggi con il presidente francese Emmanuel Macron a Parigi dove il tema caldo sara’ quello dell’immigrazione, dopo giorni di tensioni tra i due paesi. Conte portera’ la richiesta dell’Italia “di un’ampia collaborazione e solidarieta’ a livello europeo” perche’ la parola d’ordine e’ ancora la stessa: l’Europa non puo’ lasciare sola il nostro paese. Gli occhi sono puntati su quello che dira’, e come lo dira’, il premier italiano. Di certo, Conte insistera’ sulla necessita’ che l’Italia non venga abbandonata nel fronteggiare l’emergenza degli sbarchi: e’ finito il tempo della solidarieta’ a parole, il governo M5s-Lega si aspetta aiuti concreti.
E su questo – e’ il leit motiv – non ci saranno passi indietro. Il vertice bilaterale di Parigi ha rischiato di saltare fino all’ultimo a causa dello scontro diplomatico tra Italia e Francia degli ultimi giorni. Il governo italiano ha portato avanti una linea ferma dopo le parole arrivate dall’Eliseo – “Italia cinica” e comportamento “vomitevole” per la decisione di chiudere i porti alla nave Aquarius con 629 migranti a bordo – e ha chiesto scuse ufficiali alla Francia: in primis con il ministro dell’interno Matteo Salvini (“senza scuse ufficiali e’ giusto che Conte non vada”) e poi, secondo quanto trapelato da palazzo Chigi, con Conte stesso, in questo supportato anche dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Quando la trasferta sembrava ormai tramontata – anche se non c’e’ mai stata l’ufficialita’ dell’annullamento proprio per mantenere uno spiraglio nel dialogo tra i due paesi – e’ arrivata la telefonata di Macron, nella tarda serata di mercoledì. Un segno di disgelo essenziale per poter ripristinare un clima cordiale nelle relazioni tra i due paesi.
Ieri mattina Conte ha sostenuto che “il caso e’ chiuso” prendendo atto che nel corso della telefonata, ricevuta ieri sera dal collega francese, il presidente Macron “ha tenuto a chiarire subito che non sono sue le parole gravemente offensive nei confronti dell’Italia e degli italiani uscite nei giorni scorsi”. Non un vero gesto di scuse ufficiali, ma quanto basta per superare l’incidente diplomatico e confermare il pranzo di lavoro oggi alle 13.30. I due poi (alle 14.45) terranno una conferenza stampa e da li’ si capira’ quanto i rapporti siano stati recuperati o no nell’ottica di una collaborazione reciproca proficua. Da parte di entrambi, come ha spiegato un comunicato di Palazzo Chigi, ci sarebbero gli stessi obiettivi: “Il Presidente della Repubblica e il Presidente del Consiglio hanno confermato l’impegno della Francia e dell’Italia a prestare i soccorsi nel quadro delle regole di protezione umanitaria delle persone in pericolo” e inoltre Macron “ha ricordato di aver sempre difeso la necessita’ di una solidarieta’ europea accresciuta nei confronti dell’Italia”. Ma Conte e’ consapevole che a questo punto dalle parole bisogna passare ai fatti per ottenere realmente una politica migratoria piu’ efficace che tuteli i “paesi di origine e di transito attraverso una migliore gestione europea delle frontiere e un meccanismo di solidarieta’ nella presa in carico dei rifugiati”.
Macron e Conte hanno convenuto che, in vista del Consiglio Europeo di fine giugno, “sono necessarie delle nuove iniziative da discutere insieme”. Ma oltre al delicato e cruciale ‘nodo’ dell’immigrazione, sul tavolo di Conte e Macron ci saranno anche altri temi dal momento che si tratta di un vertice preparatorio per il Consiglio europeo di Bruxelles fissato il 28 e il 29 giugno che vedra’ in agenda anche sicurezza e difesa; lavoro, crescita e competitivita’; innovazione e digitale; e infine, ma non per importanza, anche i fondi pluriennali di lungo termine per il periodo dal 2021 al 2027. La riforma della governance dell’eurozona. Nell’ambito di questi bilaterali propedeutici, si inserisce anche l’incontro di lunedi’ sera a Berlino con Angela Merkel. Mentre al momento viene escluso che ci sara’ un incontro con il primo ministro britannico Theresa May gia’ martedi’. Conte volera’ in mattinata a Parigi con l’aereo di Stato e non, come avrebbe voluto, con un volo di linea. E lo stesso fara’ anche lunedi’ pomeriggio per raggiungere Berlino. “Tempi troppo stretti” spiegano da Chigi per riuscire ad organizzare in altro modo.[irp]