Il governo tenta la carta della mediazione su Alitalia dopo la netta bocciatura del piano industriale da parte dei sindacati che hanno proclamato uno sciopero di 24 ore per il 5 aprile. Il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha convocato un tavolo oggi pomeriggio al Mise con le organizzazioni dei lavoratori e l’azienda, al quale parteciperanno anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Il piano, che garantira’ 163 milioni di tagli sul costo del lavoro, prevede 2.037 esuberi solo nel personale di terra, di cui 1.338 dipendenti a tempo indeterminato, 588 a tempo determinato e 141 addetti agli uffici esteri, a cui dovrebbero aggiungersi oltre 400 naviganti(100 piloti e 300 assistenti di volo) per i quali ad agosto scadra’ la solidarieta’.
Prima di parlare di esuberi, pero’, l’esecutivo vuole capire come l’Alitalia intende rilanciare la compagnia. “Non abbiamo ancora i numeri per dare un giudizio e finche’ non diamo un giudizio sull’intero piano industriale non si puo’ parlare di esuberi”, ha dichiarato il ministro Delrio sottolineando che “bisogna vedere i numeri dello sviluppo, non solo i dati sulla riduzione dei costi perche’ il governo punta al rilancio dell’Alitalia”. Nessun rilancio con queste premesse, secondo i sindacati, che puntano il dito contro i pesanti sacrifici economici imposti ai lavoratori: il piano prevede infatti un taglio degli stipendi del 30% in media. In particolare, la decurtazione salariale per gli assistenti di volo sara’ del 32%, per i piloti impiegati sul corto-medio raggio del 28% mentre per i piloti di lungo raggio la sforbiciata sara’ del 22%. Cosi’ come non convincono le ipotesi di incremento dei ricavi sui voli a lungo raggio, con 8 nuovi aerei nell’arco di 5 anni, e le rassicurazioni che la compagnia avrebbe fornito sull’intenzione di assumere 500 dipendenti tra piloti e assistenti di volo dal 2019. Intanto domani si preannuncia una giornata di disagi per i passeggeri a causa di uno sciopero dei controllori per il quale Alitalia ha cancellato il 40% dei voli.