Politica

Ok bipartisan Camera a ddl Sanità trasparente. Ora tocca al Senato

Con 377 voti a favore, nessun contrario e 60 astensioni l’aula della Camera ha approvato le nuove norme in materia di trasparenza dei rapporti tra le imprese produttrici, i soggetti che operano nel settore della salute e le organizzazioni sanitarie. Il testo passa all’esame del Senato per l’approvazione definitiva. Si’ dell’Aula della Camera alla proposta di legge sulla sanita’ trasparente, che introduce obblighi di trasparenza dei dati di interesse collettivo nei rapporti tra le imprese produttrici e gli operatori sanitari. Il testo, approvato a Montecitorio con 377 voti a favore, ha visto l’astensione dei 60 deputati di Forza Italia). La proposta di legge, esplicitamente ispirata al “Sunshine Act” statunitense e ad altre leggi varate negli scorsi anni in diversi Stati europei, colmare un vuoto normativo nel nostro ordinamento, e si inserisce nel solco gia’ tracciato da alcune leggi volte a promuovere le buone pratiche, la trasparenza delle pubbliche amministrazioni, e a contrastare il fenomeno corruttivo e l’opacita’ dell’azione pubblica, gia’ approvate nella scorsa legislatura.

 “Il cuore di questa proposta di legge – spiega il relatore Nicola Provenza (M5S) e’ certamente rappresentato dalla prevenzione, dal contrasto alla corruzione e dal diritto alla trasparenza, in risposta a un clima generale di sfiducia nel Servizio sanitario nazionale, nonostante vi siano esempi virtuosi di medici, operatori della sanita’, aziende pubbliche che quotidianamente sono al fianco degli ammalati, al fianco della sofferenza, e ai quali noi, oggi, da qui, guardiamo ancora una volta con estrema fiducia e riconoscenza. In particolare, si introduce “il diritto alla conoscenza dei rapporti aventi rilevanza economica o di vantaggio intercorrenti tra le imprese produttrici di farmaci, strumenti, apparecchiature, beni e servizi, anche non sanitari, e i soggetti che operano nel settore della salute o le organizzazioni sanitarie”.

Dovranno essere rese pubbliche “le convenzioni e le erogazioni in denaro, beni, servizi ed altre utilita’ effettuate da un’impresa produttrice in favore di un soggetto che opera nel settore della salute di valore unitario superiore ai 50 euro o un valore complessivo annuo maggiore di 500 euro, e di un’organizzazione sanitaria, quando abbiano un valore unitario sopra i 500 euro o un valore complessivo annuo superiore a 2.500 euro”. La pubblicita’ delle erogazioni e degli accordi e’ effettuata a cura dell’impresa produttrice mediante comunicazione in un registro pubblico telematico chiamato “Sanita’ trasparente”, i cui dati saranno liberamente accessibili e su cui si potranno effettuare ricerche. La mancata o parziale pubblicazione delle informazioni fara’ scattare delle sanzioni, che possono arrivare fino a 100mila euro.

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