Incontro di un’ora e mezzo tra Chiara Appendino e Giancarlo Giorgetti a Palazzo Chigi sulle Olimpiadi invernali del 2026. La sindaca di Torino, che ha presentato ieri il ‘pre-dossier’ per la candidatura di Torino, ha detto che l’incontro con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio “e’ andato bene”. Anche Giorgetti, sottosegretario competente in quanto titolare della delega al Cipe, che decide anche sulle ristrutturazioni delle opere esistenti (Torino ospito’ i Giochi nel 2006), ha definito l’incontro come “molto cordiale”, viene riferito da fonti governative.
Ma da Palazzo Chigi si tengono le porte aperte anche alle altre possibili candidature, si precisa, con riferimento a quella di Cortina-Dolomiti Unesco per la quale il governatore Luca Zaia ha detto che il dossier e’ pronto o all’ipotesi milanese-lombarda. Al momento si e’ ancora in una “fase interlocutoria” e l’atteggiamento del governo e’ pragmatico, si assicura, sottolineando che verra’ favorita la candidatura che ha i requisiti migliori. Ma il problema, al momento, e’ soprattutto politico e riguarda la maggioranza che sostiene la sindaca M5s a Torino. Se i vertici nazionali del partito, da Luigi Di Maio a Danilo Toninelli, si sono detti favorevoli alla candidatura del capoluogo piemontese, non si puo’ dire lo stesso della maggioranza monocolore in Consiglio comunale.
L’ala piu’ intransigente del M5s torinese, almeno cinque consiglieri, rimane ferma nella contrarieta’ alla candidatura. Tanto che Appendino avrebbe minacciato le dimissioni nel vertice fiume della notte scorsa, protratto fino alle due del mattino. Ora bisognera’ capire se, nel nuovo vertice in programma domani sera, salira’ il numero dei consiglieri contrari. Di certo la prima cittadina piemontese al momento risulta indebolita dalla spaccatura nella maggioranza. E non e’ escluso che si rafforzi l’ipotesi di una candidatura doppia Torino-Lombardia, eventualita’ che vede il favore del M5s lombardo.