E ciò sulla base di un esposto depositato oggi da Fratelli d’Italia nel quale si ipotizza il reato di abuso d’ufficio. Dal canto suo, la Raggi ha spiegato che “sulla base di due pareri contrastanti ci siamo rivolti all’Anac che, esaminate le carte, ha dichiarato che la nomina della dott.ssa Carla Romana Raineri a capo di gabinetto va rivista in quanto ‘la corretta fonte normativa a cui fare riferimento è l’articolo 90 Tuel’ e ‘l’applicazione, al caso di specie, dell’articolo 110 Tuel è da ritenersi impropria. Ne prendiamo atto. Conseguentemente, sarà predisposta l’ordinanza di revoca”. “Trasparenza – ha scritto ancora la Raggi – è uno dei valori che ci contraddistingue e che perseguiamo. Per questo motivo abbiamo deciso di chiedere un parere all’Autorità nazionale anticorruzione, su tutte le nomine fatte finora dalla giunta”. Una uscita di peso dalla Giunta che è stata accompagnata da quella dell’assessore capitolino al bilancio e alle partecipate, Marcello Minenna. Una decisione, da quanto si apprende, che sarebbe maturata proprio dopo la scelta della sindaca di Roma di revocare la nomina di Carla Romana Raineri, da lui indicata.
L’assessore al bilancio aveva ventilato da giorni questa possibilità, di fronte ai dubbi della sindaca sulla sua nomina. Minenna aveva più volte dichiarato di aver scelto di rimanere a lavorare con la giunta pentastellata dopo la fine della fase commissariale in virtù della delega piena su dicastero e nomine riconosciutagli da Raggi. Forti scossoni, all’interno del governo della Capitale, che deve anche affrontare il non facile nodo della candidatura ai giochi Olimpici. Proprio di oggi si registra l’intervento del premier Matteo Renzi che, ospite di Rtl 102.5, ha affermato che a ottobre il sindaco “dovrà firmare la lettera” per candidare Roma ad ospitare le Olimpiadi del 2024 aggiungendo subito che, “se non la firma è un errore, perché ho l’impressione che noi siamo in testa in questo momento. Dire di no sarebbe un atto veramente molto triste per me”. “La Raggi ha vinto, a lei la responsabilità di decidere: rispettiamo il volere dei cittadini, e quindi tocca totalmente ai Cinque stelle e alla sindaca Raggi. Se deciderà di sì bene, se deciderà di no vorrà dire – ha detto perentorio Renzi – che nel 2028 candideremo un’altra città, ma non farò mai nessun atto lesivo dell’autonomia di Roma o di altre città”.
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