Più della metà della popolazione mondiale non usa internet a causa dei costi proibitivi della banda larga e dei cellulari. Secondo un rapporto dell’Unione internazionale delle telecomunicazioni (UIT), con sede a Ginevra, 3,9 miliardi di persone su 7,4 miliardi di abitanti del pianeta non hanno accesso a internet: le categorie più in difficoltà sono “le donne, gli anziani, i meno istruiti, i più poveri e gli abitanti delle zone rurali”.
L’UIT precisa che l’ostacolo principale è il costo d’accesso alla banda larga, che è diminuito globalmente nel corso dell’ultimo decennio ma resta “chiaramente inavvicinabile” in molti paesi poveri. Nel 2008, il prezzo medio di una connessione fissa a banda larga era di 80 dollari al mese, tariffa che è crollata a 25 dollari l’anno scorso. Ma in un paese povero un abbonamento mensile con un solo giga può costare l’equivalente di mezzo salario annuale. L’accesso a internet sui cellulari portatili può essere una soluzione ma, secondo l’UIT, l’84% della popolazione mondiale in grado tecnicamente di connettersi a internet non può permettersi il costo di un apparecchio. Quindi, spiega l’Uit, gli abbonamenti mensili ai cellulari non riflettono in modo affidabile l’utilizzo reale dei cellulari. Nel mondo vi è un numero di abbonamenti quasi pari al numero di abitanti, ma in alcune regioni fino al 40% della popolazione non possiede né utilizza i cellulari. Il rilevamento degli abbonamenti non è più quindi un dato significativo per le statistiche.