Omicidio del comandante di Asso, arrestato bigradiere dell’Arma

Omicidio del comandante di Asso, arrestato bigradiere dell’Arma
Antonio Milia e Doriano Furceri
28 ottobre 2022

E’ stato bloccato, disarmato e arrestato il brigadiere dei carabinieri Antonio Milia. Era asserragliato dal tardo pomeriggio di giovedì, quando ha sparato con la pistola d’ordinanza al comandante, il luogotenente dell’Arma, Doriano Furceri, poi trovato morto all’interno della stazione di Asso (Como). Il brigadiere è accusato di omicidio e del tentato omicidio di un militare del Gis, che ha colpito con un proiettile a un ginocchio nelle fasi concitate dell’irruzione. Infatti, il brigadiere, prima di essere avvicinato, alla vista del cane, è riuscito a esplodere un colpo, ferendo in maniera non grave, al ginocchio, un operatore del Gis, subito soccorso dai sanitari già presenti sul posto. Pare che Milia avrebbe discusso e poi ucciso il suo comandante perché era contrario al suo rientro in servizio.

Il militare era stato sospeso perché mostrava tendenze suicide. Da diversi anni in servizio nel paese del Comasco, infatti, il brigadiere era stato ricoverato presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di San Fermo della Battaglia (Co) poiché affetto da problemi di disagio psicologico e successivamente dimesso e posto in convalescenza per diversi mesi. Poi, era stato riammesso in servizio a seguito del giudizio di una Commissione medico ospedaliera, ente sanitario esterno all’Arma, e dopo una copiosa documentazione medico-sanitaria di una struttura ospedaliera pubblica. “L’ho ammazzato”, avrebbe detto dopo aver trascorso la notte in caserma tenendo in ostaggio una collega. 

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Il blitz è scattato poco prima delle 6 di mattina, dopo che per quasi dodici ore un mediatore dell’Arma ha cercato invano di convincere ad arrendersi Milia, armato e asserragliato dietro la porta blindata della caserma, dove sono state liberate dopo ore di angoscia anche una donna carabiniere, che si trovava in una camerata della caserma, e le famiglie degli altri militari, comunque mai in pericolo. Il luogotenente Furceri, invece, era stato trasferito ad Asso nel mese di febbraio, dopo 17 anni trascorsi quale comandante della stazione di Bellano, sul lago di Como ma in provincia di Lecco. Il trasferimento era stato disposto dopo che il sottufficiale dal mese di dicembre dello scorso anno era stato oggetto di ingiurie e accuse con scritte anonime sui muri del paese. Le scritte denunciavano un presunto intrigo amoroso del comandante con più di una donna sposata, con i rispettivi mariti pronti a passare alle vie di fatto. Un’altra scritta denunciava invece una situazione lavorativa irregolare in capo alla moglie del comandante.

Il comando provinciale di Lecco aveva spiegato che “i fatti che riguardano il comandante della stazione di Bellano sono al vaglio dell’autorità giudiziaria e sono anche oggetto di un’autonoma inchiesta avviata dall’Arma dei carabinieri per stabilire i contorni della vicenda e anche per valutare la sussistenza o meno dei requisiti per la permanenza del militare nell’attuale incarico o di un eventuale trasferimento altrove, vanno verificati i fatti anche a tutela dell’interessato”. In seguito a questo, era poi scattato il trasferimento ad Asso. Le verifiche in queste drammatiche ore puntano a chiarire se i fatti possano essere messi in relazione con le accuse che determinarono il trasferimento di Furceri. Il comandante della stazione di Asso, aveva 58 anni e lascia la moglie e tre figli.

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Il cordoglio

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri, generale Teo Luzi, un messaggio nel quale si dice “profondamente scosso e rattristato dalle notizie dei tragici fatti nei quali, presso la Stazione Carabinieri di Asso in provincia di Como, è rimasto ucciso il Luogotenente Carica Speciale dei Carabinieri Doriano Furceri e ferito uno dei militari intervenuti nell`arresto del responsabile”. “In questa triste circostanza, nell`esprimere la mia vicinanza all`Arma dei Carabinieri, La prego di far giungere i miei sentimenti di partecipe e solidale cordoglio ai familiari del Luogotenente Furceri e gli auguri di pronto ristabilimento al Carabiniere colpito”, conclude il capo dello Stato.

“Sono rimasta profondamente colpita dalla notizia della tragica scomparsa presso la stazione dei Carabinieri di Asso del Luogotenente carica speciale Doriano Furceri. Alla famiglia, ai suoi cari e all`Arma dei Carabinieri giunga il cordoglio e la vicinanza del Governo. Al carabiniere del gruppo Intervento speciale rimasto ferito rivolgiamo i migliori auguri di pronta guarigione”. Lo scrive suoi social la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.

“E` grande il mio dolore e quello della ‘famiglia della Difesa’ per la tragica scomparsa del Luogotenente dei Carabinieri Doriano Furceri. Alla moglie e ai figli va un abbraccio fortissimo, a testimonianza del profondo sentimento di cordoglio, le mie condoglianze e la promessa che non saranno lasciati soli. All`Arma ed a tutti i suoi colleghi giunga la testimonianza della mia vicinanza, del profondo rispetto per il loro lavoro e della tristezza per quanto accaduto”: così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota. “Ho appena sentito il Generale Teo Luzi, Comandante Generale dell`Arma dei Carabinieri, per porgere le condoglianze a nome della Difesa. Ho chiamato, inoltre, il Comandante del GIS e il Carabiniere rimasto ferito nel corso dell’operazione di questa notte per augurargli una pronta guarigione. Questi eventi non dovranno più accadere”, ha affermato in conclusione il ministro.

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