A poco piu’ di 24 ore, sembra essere risolto il giallo sull’omicidio di Norveo Fedeli, il commerciante di 74 anni assassinato ieri nel suo negozio del centro storico di Viterbo, durante un tentativo di rapina. Un giovane di 22 anni, di nazionalita’ statunitense, e’ stato fermato a Capodimonte, paese in provincia di Viterbo. Tanti gli indizi che hanno portato gli inquirenti all’arresto dell’uomo. Il capo della procura di Viterbo, Paolo Auriemma, ha spiegato in una conferenza stampa che il fermo, che il gip dovra’ convalidare entro 48 ore, e’ giustificato dai “gravi indizi di colpevolezza e dal fatto che sull’uomo grava il pericolo di fuga”.
Il giovane statunitense era entrato regolarmente in Italia a fine febbraio “attraverso il sistema Schengen” ed era gia’ stato altre volte nel negozio della vittima prima dell’omicidio. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, le ricerche sono iniziate subito, sentendo i parenti della vittima, utilizzando i filmati delle telecamere di sorveglianza e verificando gli scontrini dell’attivita’ commerciale. Dai video e’ stato appurato che l’indagato si era presentato tre volte nel negozio: il 30 aprile, il 2 maggio e poi ieri, giorno dell’omicidio. In queste occasioni ha cercato di fare delle transazioni commerciali di valore ingente via bancomat ma non c’e’ mai riuscito. Gli inquirenti hanno poi notato dai filmati che il sospettato il giorno del delitto e’ entrato nel negozio vestito in un modo e ne e’ uscito con indosso vestiti diversi.
Ieri pomeriggio, dopo l’omicidio di Fedeli, l’uomo era stato visto passeggiare a Marta, paese in provincia di Viterbo, e qualche ora dopo e’ stato fermato nella vicina cittadina di Capodimonte dove alloggiava in un B&B, dove sono stati ritrovati dagli inquirenti il portafoglio della vittima e la carta di credito con cui il 22enne aveva cercato di fare le transazioni nel negozio di Fedeli. “Il soggetto – chiariscono i carabinieri – aveva anche dei piccoli tagli sulla mano e sul viso, dovuti probabilmente alla colluttazione con la vittima, e tracce di sangue sulla scarpa”. Il capo della procura ha voluto porre l’accento sulla sinergia delle varie forze dell’ordine che e’ alla base dell’individuazione del giovane sospettato del delitto. “Polizia e squadra mobile – ha detto Auriemma – hanno lavorato sulla notizia di reato ricostruendo la dinamica dei fatti e acquisendo elementi di prova. Il soggetto individuato dalle foto non aveva ancora un nome. A questo hanno contribuito invece i carabinieri della stazione di Capodimonte che hanno trovato il soggetto sul territorio. E anche la Guardia di Finanza ha svolto una serie di accertamenti utili”.
“Fermato il presunto assassino del commerciante di Viterbo – ha commentato subito dopo il fermo il ministro dell’Interno Matteo Salvini – si tratta di uno straniero residente in un paesino della zona. Grazie a inquirenti e forze dell’ordine. Chi delinque, ha le ore contate. E’ la migliore risposta a chi cerca polemiche: io faccio parlare i fatti”. Intanto il sindaco di Viterbo, Giovanni Maria Arena, con un’ordinanza, ha proclamato una giornata di lutto cittadino.”Per tale giornata – si legge – bandiere a mezz’asta sugli edifici comunali e un minuto di silenzio alle ore 12 negli uffici comunali. L’amministrazione comunale, raccogliendo la spontanea partecipazione e il sentire convinto della nostra comunita’, intende manifestare il cordoglio della citta’ di Viterbo per questa grave perdita che ha scioccato tutta la cittadinanza”.