Omicidio Loris, Veronica interrogata in carcere. La difesa: “Sono stati manifestati alcuni dubbi”

L’avvocato Villardita: “La signora ha ricordato meglio alcuni passaggi del percorso, forse non corretti per come li aveva rappresentati in precedenza” di Enzo Marino

veronica loris

#lorisdi Enzo Marino

“La signora Panarello ha ribadito concetti che aveva già ribadito prima sulla sua versione dei fatti. Ha dato anche spunti d’indagine agli investigatori, ed ha manifestato dubbi sui comportamenti di determinate persone coinvolte a vario titolo nella vicenda processuale”. Lo ha detto l’avvocato Francesco Villardita, legale di Veronica Panarello, all’uscita dal carcere di Agrigento dove oggi la madre del piccolo Loris Stival è stata interrogata dal sostituto procuratore Marco Rota, in merito all’omicidio del figlio, ucciso lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, in provincia di Ragusa. All’interrogatorio hanno partecipato anche il capo della Squadra Mobile di Ragusa, Antonino Ciavola e della Sezione investigativa dei carabinieri, Domenico Spadaro.

“Non ho ucciso io mio figlio, trovate il vero colpevole”, Veronica torna a ribadire la propria innocenza durante l’interrogatorio che lei stessa ha sollecitato alla Procura di Ragusa. E da invitato il marito a “chiedere il divorzio se non crede alla mia estraneità al delitto: come fa – si chiede – a tenersi una moglie che ritiene l’assassina di suo figlio? Sia allora conseguente”.

“Elementi nuovi non ne ha forniti – ha detto ancora Villardita -. Sono stati manifestati dei dubbi. Si è resa conto d’avere commesso qualche errore nel percorso, ma dovremo verificare se il ricordo dell’errore è supportato da riscontri di carattere oggettivo quando avremo i video. La signora Panarello ha ricordato meglio alcuni passaggi del percorso, e ha parlato di passaggi che forse non sono corretti per come li aveva rappresentati in precedenza”. Sul fatto che Veronica abbia portato il bambino a scuola quel giorno, Villardita ha risposto: “Non ci sono dubbi sul fatto che l’abbia accompagnato a scuola. Lo ha ribadito e confermato. Ha ribadito il posto dove lo ha lasciato, che è lo stesso che ha detto nei precedenti interrogatori, così come ha riconfermato quanto fatto quella mattina. Ha acclarato la propria estraneità ai fatti, e ha invitato gli inquirenti a ricercare il vero colpevole”.