La corte d’appello di Firenze ha confermato la condanna a 20 anni per Antonio Logli accusato dell’omicidio della moglie Roberta Ragusa. “Ribadiamo l’innocenza di Antonio Logli rispetto alle accuse che gli vengono mosse e ricordiamo che lui per primo non abbia certezza alcuna in merito a cosa possa essere accaduto e dove possa essere Roberta”, hanno più volte ribadito gli avvocati del marito di Roberta Ragusa, Roberto Cavani e Saverio Sergiampietri che per conto del cliente hanno sempre preso le distanze dalle dichiarazioni del padre di Antonio, Valdemaro, circa una presunta pianificazione a tavolino di Roberta per spiegare la sua sparizione.
Una tesi che viene sempre respinta dal marito e dai suoi difensori secondo i quali si è trattato sì di un allontanamento volontario di cui ignorano termini e modalità . “Le esternazioni e le considerazione circa la fuga dalla famiglia, comportamenti e condotte della signora Roberta Ragusa sono, se e in quanto effettivamente in tali termini proferite, proprie ed esclusive del signor Valdemaro Logli – scrivono i legali –. Esternazioni e considerazioni che non trovano accredito alcuno in questi difensori, né nel signor Antonio Logli stesso, il quale peraltro si dissocia dai giudizi non del tutto positivi che si leggono circa metodi e capacità educative verso i figli della moglie”. Oggi la sentenza della Corte d’Assise d’Appello che ha confermato la condanna a 20 anni per Antonio Logli.