Omicidio stradale, in 15 mesi 479 denunce e 32 arresti
Sono 479 le denunce per omicidio stradale, il 53% degli 894 casi mortali rilevati sulle strade italiane negli ultimi 15 mesi, cioè dal 25 marzo 2016, data di entrata in vigore della legge sull’omicidio stradale, ai primi di giugno di quest’anno, rilevati da Polizia stradale ed Arma dei Carabinieri. Il dato è stato diffuso stamane nel corso di un convegno per le celebrazioni del 70esimo anniversario della fondazione della Polizia stradale che si è tenuto a Roma alla presenza del capo della Polizia, Franco Gabrielli. Degli 894 incidenti mortali registrati dal 25 marzo al 4 giugno 2017, data di entrata in vigore della Legge sull’omicidio stradale, per 479 si è proceduto per il reato di omicidio stradale e fra questi nell’85% dei casi si è trattato dell’ipotesi di base punita da 2 a 7 anni di reclusione. I comportamenti rilevati e che sono alla base dei tragici incidenti sulla strada riguardano soprattutto la guida contromano, il sorpasso della linea continua, l’eccesso di velocità e l’inversione di marcia. A chiedere di “non aspettarsi soluzioni miracolistiche dalla legge” è stato il Capo della Polizia, Prefetto Franco Gabrielli che ha fatto notare che la normativa “non va giudicata solo dai numeri ma sulla sua valenza culturale e di civiltà perchè mette la vita sopra ogni altro interesse”. Il Capo della Polizia ha poi messo in rilievo la difficoltà della perseguibilità penali di questo tipo di reati visto, oltretutto, che spesso chi lo commette ne resta lui stesso vittima. Comunque, ha concluso Gabrielli, “da parte degli operatori della polizia stradale per ora è giunto un giudizio sostanzialmente positivo della legge”.