Omicidio Yara Gambirasio, Bossetti condannato all’ergastolo. La difesa: faremo ricorso

TRA VERITA’ E MISTERI Il muratore di Mappello, ieri al termine della sua dichiarazione spontanea, prima della camera di consiglio, aveva implorato i giudici di essere innocente

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La Corte d’Assise di Bergamo ha condannato Massimo Bossetti, imputato dell’omicidio di Yara Gambirasio, alla pena dell’ergastolo. La Corte non ha accolto la richiesta della pm Letizia Ruggeri di sei mesi di isolamento. A Bossetti, che è stato interdetto da tutti gli uffici, è stata tolta anche la podestà genitoriale. Bossetti, che ha accolto la sentenza senza commentare, è stato anche condannato al risarcimento danni per la famiglia della vittima: quattrocentomila euro ad ognuno dei due genitori di Yara, 150mila euro per ciascuno dei tre fratelli. Dovrà inoltre pagare le spese per i due avvocati della famiglia, diciottomila ciascuno.

Il muratore di Mapello è stato invece assolto dall’accusa di calunnia nei confronti del collega Massimo Maggioni, per la quale la pm aveva chiesto 5 anni e quattro mesi di reclusione. Bosetti, al termine della sua dichiarazione spontanea prima della camera di consiglio, aveva implorato i giudici ribadendo la sua innocenza: “Ricordatevi che se mi condannate sarà il più grande errore giudiziario di questo secolo” aveva detto. Il suo avvocato difensore, Paolo Camporini, dopo la lettura della sentenza ha immediatamente annunciato che presenteranno ricorso: “Non è una sentenza definitiva. È il primo step di una battaglia lunghissima. Certamente faremo ricorso”.