“Non sono migliaia a morire, sono milioni…ogni anno, a 30, 40, 50 e 60 anni, non a 80 o 90” ha detto Mendis. “E’ incredibile che tutto questo sembri invisibile” ha aggiunto. La maggior parte di queste morti premature, l’82%, avviene nei paesi a reddito basso o medio e molte di esse potrebbero essere evitate con investimenti contenuti, secondo il rapporto. Milioni di vite potrebbero essere salvate nel prossimo decennio con un investimento di 11,2 miliardi di dollari, da uno a tre dollari a persona, destinato alla promozione di stili di vita più salutari, secondo i calcoli dell’Oms. Oggi circa sei milioni di persone muoiono prematuramente a causa del consumo di tabacco, 3,3 milioni di morti sono legate all’abuso di alcol, 3,2 milioni alla scarsa attività fisica, 1,7 milioni all’eccessivo consumo di sale. Ben 42 milioni di bambini sotto i cinque anni sono considerati obesi e l’84% degli adolescenti non fa sufficiente esercizio fisico. Mendis ha descritto la situazione come “estremamente spaventosa”.