Onu: “In 48 ore ucciso un bambino ogni ora a Gaza”

Un bambino è stato ucciso ogni ora a Gaza negli ultimi due giorni. E’ quanto si legge nell’ultimo bollettino diffuso dall’Ufficio Onu per il coordinamento degli Affari umanitari (Ocha) sulla situazione nella Striscia di Gaza, in cui si sottolinea come i bambini rappresentino un terzo delle vittime civili. L’Ocha ha anche riferito di oltre 117.000 palestinesi ospitati nelle scuole dell’Agenzia dell’Onu per gli aiuti ai rifugiati palestinesi (Unrwa) e del 44% del territorio di Gaza, una striscia di terra larga tre chilometri, dichiarata dall’esercito israeliano “zona cuscinetto”.

Dall’inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza, l’8 luglio scorso, sono 644 i palestinesi uccisi. E nel conflitto con il movimento radicale palestinese Hamas hanno perso la vita anche 31 israeliani, tra i quali 29 soldati. Al momento, per quanto intensi siano gli sforzi diplomatici per raggiungere una tregua, non si segnalano passi concreti. Il premier palestinese Rami Hamdallah durante il suo incontro con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon riportato oggi dalla Bbc, ha ribadito che un accordo di cessate il fuoco deve prevedere la revoca del blocco economico imposto da Israele alla Striscia di Gaza.

Hamdallah, premier del nuovo governo di unità palestinese tra Hamas e Fatah, ha dichiarato che è giunto il momento di mettere fine alle sofferenze dei palestinesi. “Chiediamo giustizia per il nostro popolo, soggetto all’occupazione israeliana da 47 anni – ha detto il premier – è il momento di mettere fine a questa aggressione, è il momento di revocare questo assedio”. Il blocco economico è stato imposto da Israele ed Egitto nel 2007, quando Hamas prese il potere a Gaza.