Oltre 2,2 miliardi di persone vivono in povertà nel mondo, un numero che rischia di aumentare a causa delle crisi finanziarie e dei disastri naturali. È quanto rivela un rapporto del Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo, come sottolinea la responsabile, Helen Clark. “Quello che emerge in questo rapporto è che l’impatto della crisi economica non è lo stesso ovunque e che sè possibile adottare politiche e iniziative in grado di ridurre le vulnerabilità e contribuire a costruire le capacità di reazione e di resistenza agli stress da parte di individui e comunità”. Anche se globalmente la povertà appare in diminuzione, il rapporto mette in guardia contro le crescenti disuguaglianze sociali e le debolezze strutturali. “Occorre proteggere in modo specifico – si legge nel documento – coloro che sono minacciati da catastrofi naturali, dai cambiamenti climatici e dalle crisi finanziarie”. Ma serve garantire anche una protezione sociale di base per i poveri del mondo che costerebbe solo il 2% del Pil globale.”Tutto ciò ci rammenta che non è mai sufficiente aiutare i poveri, per quanto sia importante, sottolinea la Clark. Quello che veramente conta è assicurare che la fuga dalla povertà sia permanente”. Nel dettaglio, il documento dell’Onu spiega che 1,5 miliardi di persone vivono sotto la soglia della povertà con meno di un dollaro al giorno mentre altri 800 milioni sono a un livello appena più elevato.(Immagini Afp)
[sz-youtube url=”http://youtu.be/JfZX69TEjhE” /]