Operazione antimafia a Messina: 21 arresti, sequestro beni per 10 milioni
Sigilli a diciotto immobili, tra cui una lussuosa villa con piscina e e un prestigioso appartamento con attico
Ventuno persone arrestate a vario titolo per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di stupefacenti, estorsione, furti, rapine e detenzione illegale di armi; dieci milioni di euro di beni sequestrati. E’ questo il bilancio dell’operazione del Gico del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza, contro appartenenti al clan Mangialupi, attivo nella zona sud di Messina. Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Messina, Monia De Francesco, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Messina. Con l`accusa di associazione per delinquere di stampo mafioso sono stati arrestati Domenico La Valle, Paolo De Domenico, Francesco Laganà, Antonino Scimone, Alfredo Trovato, Salvatore Trovato e Giovanni Megna, tutti appartenenti al clan “Mangialupi”.
Dalle indagini è emerso come La Valle, avvalendosi dell’apporto di uomini di sua fiducia gestisse numerose attività economiche, rappresentate da diverse società di noleggio di apparecchi da gioco e scommesse, da una sala giochi, da un distributore di carburanti, da una rivendita di generi di monopolio e come avesse la disponibilità di numerosi immobili, tutti formalmente intestati a familiari (quali la moglie Grazia Megna) e a terze persone compiacenti. Gli interessi illeciti nel settore del noleggio e della gestione di centinaia di apparecchi da gioco da parte di ditte a lui riconducibili hanno fatto assumere nel tempo una posizione di primo piano sul mercato di Messina e provincia, consentendo a La Valle di accumulare ingenti somme di denaro in nero, messe a disposizione della cosca. In particolare, le Fiamme Gialle hanno sequestrato 159 slot machine e 369 schede elettroniche, la metà delle quali, a seguito di perizie effettuate da consulente tecnico della Procura, sono risultate essere state alterate per ridurre le probabilità di vincita. In un libro mastro, sequestrato durante una perquisizione, è emerso come la cosca, con l’attività di noleggio di una parte degli apparecchi illegali, sia riuscita a incassare oltre 1.800.000 euro in contanti, in circa sei anni. La Gdf ha posto i sigilli a tre società operanti nel settore del noleggio di centinaia di apparecchiature da gioco e scommesse, a diciotto immobili, tra cui una lussuosa villa con piscina nella zona tirrenica e un prestigioso appartamento con attico a Messina, a una rivendita di generi di monopolio e a un’imbarcazione tipo gommone, per un valore complessivo di dieci milioni di euro.