Cronaca

“Operazione mirata” contro Hamas: Israele controlla valico di Rafah

Israele ha preso il “controllo operativo” del lato palestinese del valico di frontiera di Rafah, un’azione che ha scatenato una nuova ondata di tensioni in una regione già segnata da decenni di conflitti e violenze. Secondo fonti dell’esercito israeliano (IDF), le truppe stanno attualmente esplorando l’area dopo aver preso il controllo del lato di Gaza del valico di Rafah, uno snodo cruciale per il movimento delle persone e delle merci tra la Striscia di Gaza e l’Egitto. Video diffusi dall’IDF mostrano carri armati israeliani che si spostano nella zona, sottolineando l’azione militare in corso e suscitando preoccupazioni per una possibile intensificazione del conflitto.

Questa operazione è stata definita come una “operazione mirata” contro Hamas, il movimento islamico che governa la Striscia di Gaza. L’IDF sostiene di avere informazioni di intelligence che indicano l’uso del valico di Rafah da parte dei terroristi per scopi bellici, inclusi i lanci di razzi contro Israele. Le tensioni tra Israele e Hamas si sono acuite dopo l’attacco di domenica scorsa, quando razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno colpito l’area di attraversamento di Kerem Shalom nel sud di Israele, causando la morte di quattro soldati e il ferimento di altri. Prima di avviare l’operazione militare, l’IDF ha dichiarato di aver coordinato con le organizzazioni internazionali presenti nell’area per facilitare l’evacuazione della popolazione civile dalla zona interessata, cercando di minimizzare le vittime civili.

 

 

Tuttavia, l’azione militare israeliana non si è limitata al controllo del valico di Rafah: durante la notte, Israele ha preso di mira la città di Rafah a Gaza, in un tentativo di esercitare pressione su Hamas e indebolire le sue capacità offensive. Questi attacchi mirano a rafforzare la posizione di Israele in vista dei colloqui previsti in Egitto per discutere una proposta di tregua che ponga fine alla recente escalation di violenza tra le due parti. Inoltre, lunedì Israele ha esortato i palestinesi residenti nella parte orientale di Rafah ad abbandonare l’area, definendola una “zona umanitaria allargata” in previsione di un’incursione terrestre, sollevando preoccupazioni per la sicurezza e il benessere dei civili intrappolati nel mezzo del conflitto.

 

 

Le conseguenze di queste azioni militari sono state immediate: pesanti bombardamenti hanno colpito la città di Rafah, con l’ospedale kuwaitiano che ha riportato un bilancio di cinque persone uccise e numerose altre ferite durante gli attacchi aerei, alimentando ulteriori timori per il destino dei civili intrappolati nel conflitto. Quest’escalation delle ostilità interviene in un momento critico, con gli sforzi diplomatici in corso per raggiungere una tregua tra Israele e Hamas. Tuttavia, l’azione militare israeliana solleva interrogativi sulla possibilità di raggiungere un accordo pacifico mentre la violenza continua a dilagare nella regione, lasciando il destino di migliaia di persone sospeso tra la speranza di pace e la realtà di un conflitto sempre più violento e imprevedibile.

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