Cultura e Spettacolo

Opere, danze e concerti: tutto pronto per la stagione 2019

ph © rosellina garbo 2018
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Si è appena conclusa la parentesi operistica invernale e primaverile, con l’allegro Don Pasquale di Donizetti, firmato da Roberto Catalano, alla GAM di Palermo –  dove il giovane Alberto Maniaci ha diretto un altrettanto giovane cast con interpreti al debutto nei rispettivi ruoli: il soprano Anna Maria Sarra, come Norina, il baritono trapanese Francesco Vultaggio, Don Pasquale; il tenore Marco Ciaponi, Ernesto; il baritono Biagio Pizzuti, il Dottore Malatesta –  e il “Massimo” già pensa al futuro.

Dieci opere, tre produzioni di danza e un fitto calendario di concerti. La stagione 2019 del Teatro Massimo di Palermo, che ufficialmente verrà presentata a settembre, si annuncia, dalle prime anticipazioni fornite dalla Fondazione siciliana, ghiotta e interessante. Innanzitutto l’inaugurazione – affidata ancora una volta alla bacchetta del direttore musicale, il Maestro Gabriele Ferro – con Turandot. L’ultima opera di Puccini, segnerà l’inizio della nuova Stagione, con la regia, di Fabio Cherstich, dove l’impianto scenico e i costumi verranno affidati al collettivo di artisti russi AES+F, che in questi giorni in occasione di “Manifesta 12” è già ospite del Teatro Massimo con l’installazione Mare Mediterraneum (in Sala Pompeiana fino al 19 settembre).

Una “Principessa di Gelo”, quella che a Gennaio prenderà vita al Massimo, proiettata nel futuro, in una Cina quasi senza tempo. Il ruolo di Turandot sarà interpretato dalla soprano Irene Theorin, ottima Brunilde nel Gotterdammerung del 2016, mentre Brian Jadge, già Pinkerton nella Madama Butterfly sempre del 2016, vestirà per la prima volta in Europa, i panni del Principe sconosciuto, Calaf, mentre Mariangela Sicilia e Valeria Sepe si alterneranno nel ruolo di Liù

Ma il vero Coup de théâtre della nuova Stagione sarà a febbraio quando il Teatro Massimo si recherà per la seconda volta in tournée in Oman. Qui, alla Ryal Opera Muscat, dal 7 al 10 febbraio l’Orchestra e il Coro saranno impegnati alla ne La traviata, nell’allestimento della Los Angeles Opera con la regia di Marta Domingo e che vedrà proprio Placido Domingo interpretare in due delle recite il ruolo di Giorgio Germont, riservandosi la terza sera per salire sul podio e dirigere i complessi artistici teatro palermitano.

Contemporaneamente sempre a Febbraio, ma a Palermo, una delle prime opere della storia del melodramma, Il ritorno di Ulisse in patria di Claudio Monteverdi, che avrà la prima esecuzione al Teatro Massimo. L’opera sarà presentata nella visione di William Kentridge, con marionette ad affiancare i cantanti; un allestimento che ha viaggiato in tutto il mondo e che arriva ora per la prima volta a Palermo.

Quanto alle altre opere in programma la direzione del Massimo si tace per adesso rivelando solamente che vi saranno naturalmente le grandi opere del belcanto e del repertorio più amato, con nomi eccellenti di grandi cantanti, quali Sonia Ganassi e John Osborn, e Daniel Oren, direttore apprezzatissimo dal pubblico palermitano, e anticipando il debutto del musical My Fair Lady, diretto dall’inglese Wayne Marshall, che torna al Teatro Massimo dopo il grande successo dei due concerti del 2018, con la regia di Paul Curran, in una coproduzione con il Teatro di San Carlo di Napoli.

Un’importante novità del 2019 sarà il ritorno della stagione dei concerti di canto, con sei grandi nomi della scena lirica internazionale: la prima sarà Mariella Devia, che torna al Teatro Massimo dopo la sublime recente Norma e l’annuncio dell’addio alle scene. All’interno della stagione di concerti poi il ritorno a Palermo di Omer Meir Wellber. Roberto Abbado, che salirà sul podio dell’Orchestra del Teatro Massimo in primavera, mentre a novembre il compositore ungherese Péter Eötvös dirigerà la prima esecuzione palermitana di Alle vittime senza nome, scritta nel 2016 “in memoria dei tanti migranti saliti su barche sovraffollate nella speranza di raggiungere un mondo più felice e annegati in mare aperto prima di avvistare le coste italiane”.

A maggio tre serate saranno dedicate al Ciclo Brahms, con due concerti diretti dal direttore musicale del Teatro Gabriele Ferro e il terzo da Jader Bignamini. Sul fronte Danza, il Corpo di ballo del Teatro Massimo, infine, continuerà ad affrontare tanto il repertorio contemporaneo che quello classico, seguendo un percorso di eccezionale versatilità che ne ha segnato gli ultimi anni. Ultimo spettacolo di stagione sarà il grande classico natalizio del balletto romantico, Lo schiaccianoci di Tchaikovsky. Solo pochi accenni, solo poche “chicche”, quelle che bastano per addolcire la bocca, sotto il sole estivo, attendendo di gustare a settembre la “cassata” per intero.

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