Nessun passo indietro: Marcello Gemmato resta al suo posto. Questa l’indicazione che arriva da Giorgia Meloni, nel giorno in cui il sottosegretario alla Salute, un fedelissimo di Fratelli d’Italia, è al centro delle polemiche, con le opposizioni compatte che ne chiedono le dimissioni. I fatti: Gemmato è titolare di una quota societaria (il 10%) della Therapia Srl, società che gestisce tre poliambulatori di Bitonto (Bari) e che sul sito assicura di poter garantire le cure senza i “lunghi tempi del Servizio Sanitario Pubblico”.
“Un evidente e gravissimo conflitto di interessi”, secondo la responsabile salute e sanità del Pd Marina Sereni che accusa: “A parole difendono il Sistema sanitario nazionale poi lo definanziano e fanno affari con la sanità privata!”. I Dem chiedono le dimissioni, così come fa Avs che lo invita a lasciare il suo posto e “farsi un giro alle file dei Cup e vedere la disperazione di chi non riesce ad avere l’esame diagnostico di cui ha bisogno”. Di “un conflitto di interessi tra tanti” della maggioranza parla Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 stelle che presenterà “un’interrogazione al ministro della Salute per fare chiarezza e chiedere se ritiene che ci siano ragioni per riconsiderare le deleghe del sottosegretario”.
Gemmato a metà pomeriggio passa al contrattacco con un post su Facebook. “Una sinistra bugiarda e rancorosa – scrive – che non sa più a cosa appigliarsi. Le polemiche stanno a zero: ho il 10% di una società senza averne alcuna responsabilità di gestione (Figuriamoci poi dei contenuti del sito internet)” e “non esiste alcun conflitto di interessi come certifica il Garante della concorrenza”, di cui pubblica la lettera. Comunque, conclude, “con il Governo Meloni e il Ministro Schillaci ci stiamo occupando del problema delle liste di attesa creato dalla mala gestione di decenni di sinistra al Governo”.
Nessuna reazione ufficiale arriva da Meloni, ma la linea che passa sull’asse Palazzo Chigi-via della Scrofa – è “una polemica sul nulla” – viene rilanciata nei comunicati. Per il capogruppo alla Camera Tommaso Foti è “l’ennesimo buco nell’acqua per queste opposizioni ciarliere”, mentre per il responsabile organizzazione Giovanni Donzelli “ogni elezione che perdono reagiscono scendendo un gradino di più oltre il ridicolo”.