Cultura e Spettacolo

Oprah Winfrey e il #metoo ai Globes, forse corsa verso presidenza

Un discorso trascinante per celebrare il coraggio delle donne del #metoo, nel cinema e altrove: Oprah Winfrey nell’accettare il premio Cecil B. De Mille alla serata dei Golden Globes è stata così politica, così decisa nella promozione dei diritti delle donne e di tutte le minoranze, che si parla apertamente di una sua possibile candidatura alla Casa Bianca; eventualità che la star televisiva non ha mai escluso. Ecco i punti salienti del suo discorso, nelle immagini riprese dalla pagina ufficiale dei Golden Globes: “Nel 1964 ero una ragazzina sul pavimento di linoleum della casa di mia madre a Milwaukee, e guardavo Anne Bancroft che assegnava il premio Oscar per il miglior attore. Aprì la busta e pronunciò cinque parole che hanno cambiato la storia: “il vincitore è Sidney Poitier”. “Nel 1992 Sidney ebbe il premio Cecil B. De Mille qui ai Golden Globes e non mi sfugge che adesso da qualche parte c’è una ragazzina che guarda mentre io divento la prima donna nera a ottenere questo premio”.

“Voglio dire che apprezzo la stampa più che mai mentre navighiamo questi tempi difficili. E per questo dico, quello che so è che dire la verità è lo strumento più potente che abbiamo tutti e sono orgogliosa soprattutto di tutte quelle donne forti abbastanza da condividere le loro storie. Tutti noi in questa stanza siamo celebrati per le storie che raccontiamo e quest’anno siamo diventate le storie. Ma non è solo la storia dell’industria dello spettacolo, è una storia che trascende cultura, geografia, razza, religione, politica e posto di lavoro. Voglio ringraziare tutte le donne che hanno tollerato anni di abusi perché come mia madre avevano figli da sfamare, bollette da pagare e sogni da rincorrere. Sono le donne i cui nomi non sapremo mai; lavoratrici domestiche e straniere, operaie, insegnanti, lavorano nei ristoranti e nella scienza e nella tecnologia, in politica e negli affari, atlete e soldati”. “Per troppo tempo le donne non sono state ascoltate o credute se osavano parlare contro il potere di questi uomini. Ma il tempo di quegli uomini è finito. E’ finito!” “E’ il coraggio di Rosa Parks quando decise di restare seduta su quell’autobus a Montgomery ed è qui con ogni donna che sceglie di dire #metoo, e con ogni uomo che sceglie di ascoltare”. “E voglio che tutte le ragazzine che ci ascoltano sappiano che un nuovo giorno è all’orizzonte! E quando quel nuovo giorno arriva, sarà per merito di donne fantastiche, molte qui in questa sala, e molti uomini fenomenali che combattono perché arrivi quel giorno in cui nessuno dovrà più dire “#metoo”.[irp]

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redazione