Ora sarà più difficile comprare armi in Europa. Giro di vite anche per il contrabbando

Giro di vite, in vista, nell’Unione europea sul commercio delle armi da fuoco. La Commissione ha presentato un pacchetto di proposte che puntano a rendere meno agevole l’acquisto di armi, a migliorarne la tracciabilità, a rafforzare la cooperazione tra i Paesi e a garantire che le armi disattivate siano effettivamente inadoperabili. Il pacchetto era stato sollecitato lo scorso aprile, in base all’agenda europea sulla sicurezza, ma è la stessa Commissione a riconosce che c’è stata “una significativa accelerazione” a seguito dei fatti di Parigi. Il presidente Jean-Claude Juncker ha anche preannunciato che a breve l’Ue presenterà anche proposte per rafforzare la lotta al contrabbando di armi. “Non verrà tollerato che organizzazioni criminali accedano e traffichino con arsenali militari”, ha detto.

Bruxelles propone innanzitutto una revisione sulla direttiva delle armi da fuoco, che inasprisce i controlli di acquisto e detenzione. Prevista la drastica messa al bando di alcune armi semi automatiche, che non potranno essere detenute nemmeno se disattivate. Ulteriori inasprimenti riguarderanno gli acquisti via internet di armi, componenti di armi e munizioni. Sono poi previste regole sulla produzione e la marcatura volte a migliorare la tracciabilità. E altri provvedimenti su armi non letali e sistemi di allarme, in modo da scongiurare che questi dispositivi possano essere trasformati in armi offensive. Le proposte della commissione dovranno ora passare al vaglio di Parlamento europeo e Consiglio dei governi. Posto che la questione della sicurezza interna resta una prerogativa innanzitutto dei singoli Stati.

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redazione