Orchestra sinfonica siciliana, stagione estiva al via il 3 giugno
Data per spacciata, centomila euro al mese da pagare all’esattoria, debiti e così via, la Foss, l’Orchestra sinfonica siciliana, invece è pronta a rilanciare. Giorgio Pace, soprintendente da 45 giorni, ha ridato fiducia e speranza al futuro dell’orchestra e del teatro Politeama che la ospita. L’orchestra torna a essere regionale e nel programma estivo suonerà a Palermo, Taormina, Marsala, Sciacca. “Nonostante il pesantissimo passato – ha detto Pace presentando stamane il programma – voglio dare un forte segnale di ripresa. Tra gli obiettivi più urgenti c’è la riconquista del pubblico che si era disperso, i costi contenuti di biglietti e abbonamenti, le sinergie con il museo di Palazzo Riso, dove tutti i giovedì e i venerdì si potrà ascoltare buona musica e gustare un ottimo aperitivo al costo di 10 euro”.
“E ancora l’inserimento del jazz sia nella programmazione estiva che in quella invernale – aggiunge Pace – e la creazione di un’orchestra sinfonica giovanile, che diventerà il fiore all’occhiello della Fondazione. Punti fermi della rinascita saranno le collaborazioni con i licei musicali siciliani e con il Teatro Massimo di Palermo”. Primo appuntamento importante è la nona sinfonia di Beethoven, dal 3 al 5 giugno, con il coro del Massimo diretto da Piero Monti. La rinascita dell’ente non sarà facile, e molto dipende dall’impegno della Regione siciliana e dallo stop ai tagli al budget. Ma Pace ha iniziato, ottenendo per ora dagli sponsor non soldi ma servizi e beni: dalla nuova moquette alle poltrone, ai servizi elettrici. L’assessore regionale al Turismo, Anthony Barbagallo, si è mostrato disponibile entro il 2019 a iniziare il restauro del teatro che versa in condizioni molto precarie. Annunciata l’apertura del Gran cafè del Politeama Garibaldi. La stagione estiva sarà articolata tra piazza Politeama, l’atrio di Palazzo Riso – dove inizia il 29 giugno – i teatri di Pietra, tra cui Segesta, il Baglio San Pietro di Marsala e il Teatro Samonà di Sciacca, per concludersi a Taormina con un concerto dell’orchestra e le canzoni di De Andrè cantate da Neri Marcorè.