Orge “oscene”, sms e pagamenti sospetti. Ecco le carte che fanno tremare Silvio

di Calantonio Solimene

Ad Arcore sono i giorni più difficili. Tira aria di accerchiamento giudiziario, proprio quando Berlusconi, uscito indenne dal processo Ruby e finita di scontare la pena per la condanna Mediaset, credeva di essersi messo alle spalle i problemi principali con la Giustizia. E invece in pochi giorni il barometro è tornato sulla tempesta. Prima la richiesta di cinque anni di carcere da parte dei pm di Napoli per la presunta compravendita di senatori, poi l’accompagnamento coatto disposto a Bari per il processo escort, infine l’atto di chiusura indagini del Ruby Ter, nel quale Berlusconi è indagato per corruzione in atti giudiziari. Ed è quest’ultimo fronte quello che più preoccupa il Cavaliere, non fosse altro che per il profluvio di dichiarazioni “scottanti” sulla sua vita privata che sono tornate a dominare le pagine dei giornali. Ieri è stata un’altra giornata di passione. Perché tra i documenti depositati con l’atto di chiusura indagini c’è anche una lettera scritta da Luca Risso, ex fidanzato di Ruby, e indirizzata a Berlusconi, anche se non è chiaro se questa missiva sia stata o meno spedita.
Nella lettera, in particolare, Risso ricorda a Berlusconi il pagamento ricevuto per andare in Messico ed evitare così la testimonianza di Ruby nel primo processo, quello per prostituzione minorile e concussione: “La mia vita lavorativa – scrive l’uomo – prese il colpo di grazia nel novembre 2012 quando Lei, per non far testimoniare Ruby a dicembre, ci chiese di andare via e tornare dopo il 10 gennaio. Così, dopo aver visto Maria Rosaria Rossi che ci diede i soldi per andare via, partimmo per il Messico e io fui costretto a vendere anche I ultimo locale che gestivo (al sig. Belsito, in quel tempo segretario della Lega Nord, che mi ha pagato con un assegno vuoto!!)”. “Si ricorderà – continua Risso – che le dissi, e diverse volte, di stare attento a non dare banconote da 500 euro a Ruby perché era pericoloso, perché andava in giro con buste piene di banconote da 500 e non si preoccupava di farle vedere”. Risso ricorda a Berlusconi le promesse fatte dall’ex premier e gli chiede di essere ricevuto.

Ma non finisce quei, perché tra i documenti c’è anche il diario di Iris Berardi, un’altra delle olgettine a sua volta indagata per corruzione in atti giudiziari. La modella di origine brasiliana scrive di “non essersi fatta mancare nulla: droga, alcol, sigarette, sesso (…) dalle orge ad Arcore, alle marchette, sesso con donne, sesso con due uomini contemporaneamente”. “Nello stesso contesto – sottolineano gli investigatori – descrive esplicitamente un rapporto sessuale da lei avuto con Silvio Berlusconi”. Riguardo al primo contatto con Berlusconi, viene fatto riferimento alla settimana precedente al Capodanno 2008 (quando dunque Berardi era ancora minorenne); e viene specificato che “le ragazze venivano preparate al peggio” e allertate “a non scandalizzarsi per le cose oscene” che avrebbero visto in quanto “lui le sue ragazze le bacia in bocca, le tocca”.
Infine, tra le carte depositate dai pm milanesi, ci sono anche alcuni sms tra Marysthell Polanco, ospite alle serate ad Arcore, e lo “storico” legale di Silvio Berlusconi, l’avvocato Niccolò Ghedini. La Polanco scrive: “Dirò tutto come sta, ho tutte le prove, non si puo’ essere così bastardi, ci tiene alla politica? Ok oggi sono nella merda ma andremo tutti nella merda”. Ghedini risponde con tono professionale: “La invito a non contattarmi e comunque a non usare modi siffatti. Valuteremo azioni legali”. Polanco ribatte: “Ma voi mi chiamavate sempre prima adesso non va bene… Io non voglio niente da voi e solo la presa per il culo, la galera è fatta per gli essere umani, mandatemi in galera per la verità… non me ne frega”.

Pubblicato da
redazione