Orlando: Dap indebolito, serve task force su carceri

“Chi invoca pugno di ferro non sa di cosa parla”

Andrea Orlando

“Continuare ad utilizzare slogan ad effetto non serve a nulla. La situazione che si è determinata evidenzia un fatto: questa emergenza è stata affrontata senza alcuna preparazione da parte del dipartimento competente. La catena di comando è fortemente indebolita”. Lo afferma il vicesegretario del Pd Andrea Orlando a proposito della situazione delle carceri che si è determinata in seguito all’emergenza coronavirus.

“Il ministro – chiede Orlando – costituisca da subito una task force e chiami a raccolta tutte le competenze che in questi anni sono state marginalizzate in nome di un opinabile spoil system. Questa squadra riprenda il confronto con le organizzazioni sindacali e con la dirigenza territoriale, dialoghi costantemente con il Garante e la magistratura di sorveglianza, assuma subito le misure necessarie per dare sollievo alle realtà maggiormente esposte e al personale”.

“Leggo dichiarazioni a ruota libera sulle carceri e sui tragici eventi di queste ore rilasciate da persone che non sanno nemmeno di cosa stanno parlando e invocano ‘pugno di ferro’ e azioni militari. Se avessero davvero parlato con le donne e gli uomini della polizia penitenziaria, con i dirigenti degli istituti, gli educatori, il personale sanitario che opera nelle carceri, saprebbero che il carcere è una realtà complessa che si regge su equilibri delicatissimi. Le scorciatoie proposte preparano soltanto il peggio. Questi equilibri sono stati progressivamente compromessi dal sovraffollamento che è cresciuto in modo incontrollato in questi due anni. Il virus li ha completamente travolti”, conclude Orlando.

Nel mirino del Pd c’è anche il capo del Dap. “La giornata di ieri (domenica, ndr) è stata tragica per il sistema carcerario. Ci sono state rivolte, azioni violentissime, messa a rischio costante della sicurezza degli operatori di polizia, dei detenuti e dei cittadini. Fino ad apprendere della morte di almeno tre detenuti nel carcere di Modena e non si sa di quanti altre persone in pericolo – dichiara il deputato di Italia Viva Gennaro Migliore, già sottosegretario alla Giustizia -. In questo contesto è completamente mancata l’azione del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, protagonista solo delle circolari che hanno costituito la miccia che ha incendiato decine di istituti”. Secondo Migliore, “era da quarant’anni che non si vedeva uno scempio simile e il silenzio dell’autorità ministeriale è increscioso. Italia viva chiede una informativa immediata al ministro della Giustizia in parlamento e l’immediata rimozione del capo Dap, il dottor Francesco Basentini”, conclude il deputato renziano.