Si ritorna a litigare in casa Pd in Sicilia. Dopo una breve tregua, a riaccendere la miccia pensa Fabrizio Ferrandelli che, attraverso un tweet chiosa: “Lo dico una volta per tutte: se Leoluca Orlando prende la tessera del Pd, io per coerenza la strappo. Il partito decida, o io o lui”. Inequivocabile. D’altronde, l’eterna guerra tra il sindaco di Palermo e il suo ex delfino è nota. A partire dal ballottaggio per la carica di sindaco, del maggio 2012, e che li ha visti protagonisti con la vittoria, ovviamente, dell’ex portavoce di Idv. Indimenticabili le parole di allora, subito dopo lo spoglio, di Orlando: “Palermo è finalmente libera, ma che vergogna Pd e Sel che sostengono ancora Lombardo”. Ora invece, pare che il primo cittadino, insieme a ventidue consiglieri del Movimento 139, sia pronto ad approdare al partito di Renzi. Questo scenario scuote il Pd. Addirittura rischia di spaccare il partito. Eloquenti le dichiarazioni di Antonio Rubino, esponente dell’area Cuperlo: “L’eventuale adesione del sindaco al Pd rischia di dare l’immagine di un partito in stato confusionale e di trasformarlo ancora una volta in un Vietnam. Alla vigilia di importanti scadenze elettorali, tutto cio’ e’ indice di poca serieta’”.
Ancora Rubino: “Aver appreso che il capogruppo al Comune, Teresa Piccione, e il responsabile Area Dem Sicilia, Giuseppe Lupo, stiano conducendo, a nome del Pd, le trattative per una eventuale adesione di Orlando e dei suoi consiglieri comunali al partito e’ in contraddizione con la linea politica espressa dal segretario provinciale, Carmelo Miceli, e rischia di spostare l’attenzione dai problemi che affliggono la citta’ ad una partita a risiko che i palermitani non comprenderebbero”. Altro esponente Democratico pronto a strappare la tessera è addirittura il segretario provinciale di Palermo del partito. “Se Leoluca Orlando e il suo Mov 139 dovessero entrare nel Pd senza fare un ragionamento politico – dice Carmelo Miceli, all’Adnkronos – Fabrizio Ferrandelli non sarebbe l’unico a stracciare la tessera…”. Miceli incalza: “Fabrizio e’ una persona importantissima per il progetto democratico, ha aderito in tempi non sospetti a questo progetto. Il suo aut aut e’ lo stesso che potrebbe porre chiunque, alla luce di un passaggio di Orlando nel Pd”.
L’atmosfera nel partito in queste ore diventa sempre più incandescente. Contatti più o meno palesi si susseguono di ora in ora, ma la strada dell’accordo finora non si intravede. Tutt’altro. Infatti, c’è anche chi mette benzina sul fuoco, come l’ex segretario siciliano Pd, Giuseppe Lupo. “Mi auguro che Leoluca Orlando scelga di aderire al Partito democratico arricchendo il progetto di un Pd plurale e aperto riferimento di un campo largo dei progressisti – puntella il deputato regionale -. Peraltro ha gia’ partecipato alle primarie nazionali e regionali e auspico che vorra’ sostenere la lista del Pd alle prossime elezioni europee”.
Le parole di Lupo fanno saltare in aria il segretario del Pd siciliano, Fausto Raciti. “Leggo di accorati appelli, favorevoli all’adesione al Pd di Orlando, da parte di qualche dirigente – chiosa Raciti – che, nelle scorse settimane, sulle vicende che hanno portato alla formazione del governo regionale, ha tenuto una posizione diametralmente opposta alla sua, al punto di scegliere di partecipare alla nuova Giunta senza una parte del Pd”. Tuttavia, il segretario, sottolinea che “pur comprendendo l’amarezza di Fabrizio Ferrandelli, spero che né lui né nessun altro pensi di strappare la tessera del Pd”. “Al di là dei toni utilizzati – prosegue Raciti – Ferrandelli pone un tema importante: l’identità del partito e il suo ruolo nella politica siciliana e nel rapporto con le istituzioni, la stessa questione che ho posto nell’affrontare la discussione sul rinnovo della Giunta regionale e che, adesso, si ripropone con l’eventualità dell’ingresso di Orlando nel Pd”. La tensione è alta. E così per capire il da farsi, lunedi’ prossimo si riunirà la segreteria provinciale del Pd a Palermo; tra i punti all’ordine del giorno c’e’ anche la situazione politica nel capoluogo siciliano. E non e’ escluso che in quella sede si discutera’ anche dell’ingresso nel partito di Leoluca Orlando e del suo Mov139, il soggetto politico creato dal sindaco su scala nazionale dopo la scissione con Idv.
Siamo solo agli inizi.