Oscar, l’Academy pensa ad una componente virtuale della cerimonia
Previsti ospiti in presenza ma anche in collegamento
Gli Oscar 2021 potrebbero avere una componente Zoom. L’Academy, infatti, potrebbe decidere a breve di consentire a chi ha difficoltà ad arrivare a Los Angeles di partecipare alla cerimonia in formato virtuale. Secondo l'”Hollywood Reporter” candidati e i producer Steven Soderbergh, Stacey Sher e Jesse Collins starebbero pensando ad una variante dello show del 25 aprile. All’inizio di marzo gli organizzatori avevano categoricamente escluso il ricorso alle videoconferenze dopo il flop di audience registrato da altri premi condotti in formato ibrido, in particolare i Grammy. Ai candidati era stata offerta l’unica opzione di intervenire di persona a Union Station, la storica stazione dei treni di Los Angeles le cui dimensioni consentirebbero il distanziamento sociale anti-Covid: un’opzione accessibile per chi vive a Los Angeles, non per chi viene da lontano.
Ad esempio i rappresentanti dei cinque film internazionali in gara: il danese “Another Round” di Thomas Vinterberg che è anche candidato alla regia, “Collective” della Romania in corsa anche per miglior documentario, “The Man who sold his skin” tunisino con Monica Bellucci, “Better Days” di Hong Kong e “Quo Vadis Aida” della Bosnia e Herzegovina. Ci sono poi le registe in corsa, Emerald Ferrell (“Promising Young Woman”) e Chloe Zhao (“Nomadland”), nessuna delle quali si trova in questi giorni negli Stati Uniti così come Carey Mulligan (“Promising Young Woman”), Sacha Baron Cohen (“Borat 2,” “Il Processo ai Chicago 7”), Anthony Hopkins (“The Father”), Vanessa Kirby (“Pieces of a Woman”) and Yuh-Jung Youn (“Minari”).