Agli ospedali in Inghilterra è stato comunicato di prepararsi per l’arrivo di una prima scorta di vaccini contro il coronavirus in appena 10 giorni, con gli operatori sanitari che dovrebbero essere in prima fila: Lo scrive il quotidiano The Guardian che riferisce di averlo appreso fonti dell’autorità santiraria britannica (NHS). Secondo quanto riporta il quotidiano, dirigenti del (NHS) hanno affermato che gli ospedali potrebbero aspettarsi di ricevere le prime consegne di un vaccino prodotto da Pfizer / BioNTech non appena il 7 dicembre, con l’approvazione normativa prevista entro pochi giorni.
Secondo fonti di diversi ospedali in tutto il paese, NHS England ha detto che dovrebbero aspettarsi di ottenere scorte di vaccini il 7, 8 o 9 dicembre. Intanto, la stragrande maggioranza dei 56 milioni di abitanti dell’Inghilterra, soprattutto a Londra, continuerà a vivere sotto rigide restrizioni dopo la fine del lockdown all’inizio di dicembre. Lo ha annunciato il governo britannico, presentando la sua strategia contro la pandemia per il futuro. Dopo un mese di lockdown generale che terminerà il 2 dicembre, l’Inghilterra tornerà alle restrizioni imposte localmente a seconda dell’incidenza del virus, secondo un sistema di gravità a tre livelli.
“Le misure nazionali di lockdown hanno invertito con successo la curva” dell’epidemia, ha detto il ministro della Sanità, Matt Hancock, davanti ai deputati, con un calo del numero di contagi e ricoveri. “Capisco l’impatto che avranno queste misure, ma sono necessarie data la portata della minaccia che dobbiamo affrontare”, ha insistito, sottolineando che le restrizioni locali saranno più severe di quelle in vigore prima del lockdown per “tenere il virus sotto controllo”. L’unica eccezione sarà la tregua natalizia che, come annunciato da Downing Street all’inizio della settimana, consentirà ad un massimo di tre famiglie di riunirsi per cinque giorni dal 23 al 27 dicembre.
In tutta l’Inghilterra, le attività non essenziali potranno riaprire e le scuole rimarranno aperte. Il lavoro a distanza è consigliato in tutti i casi. Ma nelle zone poste al livello di allerta più alto (livello 3) come Birmingham, Manchester, Newcastle, Bristol e Leeds, pub e ristoranti rimarranno chiusi, potendo offrire solo cibo da asporto o consegne. Sarà vietato incontrare persone che non appartengono alla propria abitazione, all’interno o all’esterno, con eccezioni come i parchi.
Nella capitale Londra, come nella maggior parte dell’Inghilterra, il rischio è considerato “alto” (livello 2): pub e ristoranti possono aprire solo se servono pasti e gli incontri tra famiglie diverse sono limitati a sei persone all’esterno, ma vietate all’interno. Solo tre aree sono state collocate nel livello di allerta “medio” (livello 1), il più basso: Cornovaglia, Isola di Wight e Isole Scilly. Questa classifica sarà oggetto di una prima valutazione il 16 dicembre. Alle popolazioni che risiedono nelle aree con le maggiori restrizioni verrà offerto uno screening su larga scala, con test rapidi che forniranno un risultato entro un’ora.