Ospiti contro Falcone e Borsellino, polemica su Realiti Rai

Viale Mazzini avvia istruttoria interna per ricostruire tutti i passaggi della vicenda

Enrico Lucci

Esordio tra le polemiche per la trasmissione ‘Realiti’ su Rai2 condotta da Enrico Lucci. Nel corso della prima puntata, il 5 giugno scorso, sono state fatte dichiarazioni dai cantanti neomelodici Leonardo Zappalà e Niko Pandetta che, riferendosi a Falcone e Borsellino, hanno sostenuto che i due magistrati uccisi dalla mafia hanno fatto una scelta di vita per le quali dovevano conoscere anche le conseguenze.

“La Rai non puo’ fare da vetrina a chi inneggia ai boss e dileggia chi ha dato la vita per lottare contro la mafia”. Lo scrive su Facebook il segretario Usigrai, Vittorio Di Trapani che aggiunge: “Mi domando: ma davvero la #Rai aveva pagato l’albergo a uno che scrive canzoni sullo zio ergastolano, boss al carcere duro per mafia?”, allegando la foto del voucher dell’albergo.

Intanto arriva un comunicato Rai che bolla come “indegne” le parole su Giovanni Falcone e Paolo Borsellino pronunciate da due ospiti della puntata di Realiti, andata in onda su Rai2 in diretta. Viale Mazzini sottolinea che “direttore di Rete, conduttore, autori sono stati ampiamente sensibilizzati sulla necessita’ di porre la massima attenzione sulla scelta degli ospiti, delle tematiche e sulla modalita’ di trattazione di argomenti ‘sensibili'”. E questo “in coerenza con quanto ogni giorno la Rai testimonia attraverso programmi, eventi speciali e fiction dedicati alla sensibilizzazione della collettivita’ contro la criminalita’ organizzata e a sostegno della memoria dei tanti martiri delle mafie”. La Rai ha quindi avviato un’istruttoria interna – un audit – per ricostruire tutti i passaggi della vicenda.

 

Il presidente della commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini (Fi), ha affermato che “la condanna da parte della Rai e l’avvio di un’istruttoria interna per accertarne le responsabilità sono misure doverose, ma non sono sufficienti. La grave offesa arrecata alla memoria di due esempi luminosi della lotta alla mafia si configura come un evidente omesso controllo da parte della governance del servizio pubblico, alla quale richiedo formalmente un controllo più rigoroso dei contenuti e degli ospiti delle trasmissioni, in particolare quando i temi trattati sono così sensibili. Sia la legge che il contratto di servizio pongono precisi obblighi in capo all’azienda concessionaria, che non può permettersi di incorrere in errori simili, minando la credibilità e l’autorevolezza del servizio pubblico”.

Tuona anche Davide Faraone, capogruppo Pd in Vigilanza, che giudica “inaccettabile” e “di una gravità inaudita” quanto successo a Realiti. “L’offesa arrecata alla memoria di Falcone e Borsellino è una offesa alla memoria del nostro Paese e a tutti gli italiani onesti. Non è possibile che quanto accaduto sia avvenuto senza che ci sia stato un controllo da parte della governance dell’azienda che svolge un servizio pubblico. Per questo è necessario che si accertino le responsabilità e che ci sia da parte di chi rappresenta la Rai un chiarimento urgente in commissione di Vigilanza”.

Frattanto, dopo gli ascolti non esaltanti della prima puntata, ‘Realiti’ andrà in onda da mercoledì prossimo in seconda serata e non più in diretta. Durante la puntata d’esordio del 5 giugno, uno degli ospiti del programma, il cantante catanese Leonardo Zappalà, aveva detto parlando dei due giudici: “Queste persone che hanno fatto queste scelte di vita, le sanno le conseguenze. Come ci piace il dolce, ci deve piacere anche l’amaro”. Parole che avevano scatenato dure polemiche.