Ossigeno per le casse regionali, nel 2017 la Sicilia incasserà 1,4 mld in più di tasse
FISCO La Commissione paritetica per l’attuazione dello Statuto Siciliano ha rideterminato i rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione. Si attende l’ok definitivo da Palazzo Chigi
Dall’anno venturo la Regione Siciliana incasserà un miliardo e quattrocento milioni di tasse in più. Dopo più di mezzo secolo dalle disposizioni di attuazione risalenti al 1965, la Commissione paritetica per l’attuazione dello Statuto Siciliano ieri ha rideterminato i rapporti finanziari tra lo Stato e la Regione Siciliana, sulla base di un accordo politico raggiunto nel giugno scorso tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Presidente della Regione, Rosario Crocetta. Grazie a tali nuove disposizioni, le finanze regionali riceveranno introiti certi già a partire dal 2017 per importi aggiuntivi di circa un miliardo e mezzo di euro, spiegano fonti della Regione. Si attende ora l’approvazione del Consiglio dei Ministri e l’emanazione del Decreto del Presidente della Repubblica perché l’intesa diventi operativa. In soldoni, parliamo di un’intesa da 3,2 miliardi di euro al vaglio di Palazzo Chigi. Il via libera della Commissione Paritetica, riunitasi ieri a Palazzo d’Orleans, e’ uno degli impegni frutto dell’accordo tra Stato e Regione del 20 maggio. Nell’ambito dell’intesa la Regione, spiega il governatore Rosario Crocetta, “ha gia’ iniziato a onorare gli impegni di propria spettanza rinunziando ad alcuni contenziosi in materia di fronte alla Corte costituzionale, a fronte delle nuove risorse che deriveranno dalle norme di attuazione in via di approvazione”. Per effetto di tali modifiche si stimano importi a titolo di compartecipazione Irpef nel 2016 di circa 4,441 miliardi, nel 2017 di 5,341 miliardi e nel 2018 di 5,626 miliardi.
Somme che, secondo i calcoli della Regione, si traducono in risorse aggiuntive per il bilancio regionale di 500 milioni di euro per il 2016 (gia’ stanziate con il decreto legge 113 del 2016, convertito con legge 160 del 2016), 1,400 miliardi di euro per il 2017 e 1,685 miliardi dal 2018. Risorse che “consentono ora alla Regione siciliana di rispettare il principio del pareggio di bilancio”, commenta Crocetta, introducendo espressamente il richiamo al gettito fiscale “maturato” nel territorio regionale e non meramente “riscosso”, facendo proprie per la prima volta le indicazioni contenute nella sentenza della Corte costituzionale 207 del 2014 in base al quale deve essere assicurato alla Regione il gettito derivante dalla capacita’ fiscale che si manifesta nel suo territorio, “e cioe’ dai rapporti tributari che sono in esso radicati, in ragione della residenza fiscale del soggetto produttore del reddito colpito o della collocazione nell’ambito regionale del fatto cui si collega il sorgere dell’obbligazione tributaria. Cio’ che rileva, quindi, e’ che venga assicurato che alla Regione giunga il gettito corrispondente alla sua capacita’ fiscale”. I componenti della commissione paritetica sono Antonio La Spina (Presidente) e Ida Nicotra (in rappresentanza dello Stato), Antonino Caleca e Giuseppe Verde (in rappresentanza della Regione siciliana).