Ribellarsi alla routine quotidiana, forti della propria identità e delle proprie passioni, pronti a cambiare, dal lavoro alla tavola passando per i viaggi. Gli italiani si raccontano così in una indagine Doxa-Ichnusa sul rapporto con il proprio quotidiano e sulla propria capacità di vivere “fuori dalle rotte”. Difficile capire quanto si rappresentino o siano realmente così. Fatto sta che l’84% degli italiani, oltre 37 milioni, secondo l’indagine che ha coinvolto un campione di mille persone, dicono di sentire molto il peso della routine, i giovani (under 24) ancora di più (94%), col risultato che un italiano su 4 (23%) è insoddisfatto della propria vita e gli altri cercano comunque di cambiarla questa quotidianità. Sopravvivere alla routine richiede, comunque, delle vie di fuga: gli italiani lo fanno prima di tutto ritagliandosi dei momenti con i propri cari (57%), poi pensando a se stessi (47%) o anche organizzando un viaggio, fosse solo per un fine settimana (45%). Ma quale è il rapporto col lavoro, spesso prima fonte di stress che ci imbriglia in routine sfibranti? Che siano 18enni o 60enni, gli italiani considerano il cambiamento una sfida necessaria che a volte può risultare vincente: la pensano così il 70% dei nostri connazionali, il resto, considerati i tempi, preferisce non rischiare con il cambiamento.
In questa rappresentazione, gli italiani si dicono disinteressati alle mode del momento, nel 60% dei casi, per essere più trasparenti (97%) e non uniformati agli altri (97%). Colpisce l’importanza che danno al contatto con la natura nel 92% dei casi, una atteggiamento che fa il paio con le scelte a tavola quanto nei viaggi. L’86% vuole una cucina autentica quando mangia fuori, anche se questo vuol dire andare in posti difficili da raggiungere ma che per la loro capacità di sorprendere “valgono il viaggio” (79%). E sarà per questo che poi i piatti preferiti (83%) magari sono imperfetti ma hanno sempre una storia dietro (e qualcuno che la sappia raccontare). E da bere gli italiani fuori rotta, secondo la ricerca commissionata da Ichnusa, scelgono la birra considerata dal 49% la bevanda fuori dall’ordinario. Anche i viaggi, valvola di sfogo dopo le tensioni accumulate con la routine giornaliera, sono lontani dalle location modaiole. Dopo il boom delle vacanze organizzate dei primi anni 2000, complice anche la crisi, oltre la metà degli italiani (il 58%) oggi preferisce programmarsi il viaggio in autonomia. La spinta a partire nasce quasi sempre (nel 94% dei casi) dal desiderio di conoscere ed esplorare la cultura e le tradizioni di un luogo. Ma anche il contatto con la natura sembra incidere molto, se è vero che è un aspetto giudicato importante dall’84% del campione.