“Per sconfiggere la povertà è prioritario contrastare le pratiche finanziarie adottate dalle grandi aziende a livello globale, che sottraggono risorse fondamentali per lo sviluppo dei paesi poveri”: è l’allarme lanciato da Oxfam in occasione della Terza Conferenza internazionale sui finanziamenti per lo sviluppo in corso ad Addis Abeba, alla presenza di capi di Stato e di Governo, tra cui il premier Matteo Renzi. La conferenza di Addis Abeba è infatti, secondo Oxfam, una tappa fondamentale per definire gli strumenti e le risorse finanziarie necessarie a sconfiggere la povertà secondo il nuovo quadro di Obiettivi di sviluppo sostenibile, che verrà adottato a fine settembre a New York dalle Nazioni Unite e che si stima richieda un investimento finanziario aggiuntivo di circa 1.500 miliardi di dollari all anno. Nei lunghi mesi di negoziato verso il vertice di Addis Abeba, i paesi ricchi hanno sistematicamente bloccato ogni tentativo di riequilibrare le già ingiuste regole finanziarie internazionali di cui beneficiano paesi e aziende del mondo occidentale – ha denunciato l’ong britannica – mentre sottraggono ogni anno miliardi di dollari ai paesi poveri. Si stima che, dal 2008, per ogni dollaro che un paese in via di sviluppo è riuscito ad acquisire a suo vantaggio – attraverso, per esempio, investimenti esteri o aiuto allo sviluppo – ne abbia persi altri due a causa dell’elusione e dell’evasione fiscale compiuta a suo danno.