Il presidente russo Vladimir Putin ha firmato un decreto in base al quale i pagamenti per le forniture di gas russo da domani dovranno avvenire in rubli. Da domani gli acquirenti esteri dovranno aprire dei conti correnti speciali presso le banche russe per trasferirvi i fondi in valuta, che verranno poi utilizzati per acquistare rubli. “Se tali pagamenti non verranno corrisposti lo considereremo un default da parte degli acquirenti, con tutte le relative conseguenze: i contratti esistenti verranno annullati” ha detto Putin. Tuttavia, lo stesso decreto prevede, tra l’altro, che la commissione del governo russo per gli investimenti esteri potrà rilasciare permessi per il pagamento delle forniture di gas da parte di Paesi stranieri non in rubli.
L’obbligo di pagare con la moneta russa si applica solo alle consegne di gas provenienti dal gasdotto del gigante russo Gazprom. “Nessuno ci vende nulla gratis e neanche noi facciamo beneficenza” ha affermato Putin, dopo aver firmato il decreto che prevede il pagamento delle forniture di gas russo in rubli. “Se tali pagamenti non verranno corrisposti lo considereremo un default da parte degli acquirenti, con tutte le relative conseguenze: i contratti esistenti verranno annullati”, ha concluso Putin. Molte delle economie europee – in particolare Germania e Italia – dipendono dalle forniture di gas russo per soddisfare il proprio fabbisogno energetico.
Gazprombank è la banca prevista nel decreto che autorizzata ad aprire conti speciali in rubli per gli acquirenti di gas provenienti da “paesi ostili”. “Gazprombank, essendo la banca autorizzata ai fini di questo ordine, aprirà conti speciali in rubli di tipo K e conti in valuta speciale di tipo K sulla base delle richieste degli acquirenti stranieri per i pagamenti per il gas naturale – recita il documento – la banca autorizzata, sulla base di un ordine di un acquirente estero ricevuto secondo le modalità stabilite dalle regole della banca autorizzata, venderà valuta estera ricevuta dall’acquirente estero su tale conto”. La Banca di Russia dovrebbe definire entro dieci giorni la procedura per l’apertura di conti in valuta speciale per gli acquirenti stranieri di gas, secondo il documento.
Intanto, il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha ribadito oggi che il pagamento per il gas russo avverrà nel rispetto dei “contratti esistenti in euro e dollari”. È così, rimarrà così, e l’ho chiarito ieri nella mia conversazione con il presidente Putin”, ha scritto su Twitter dopo che il presidente russo ha firmato il decreto che prevede il pagamento in rubli a partire da domani. Sulla stessa posizione la Francia che ha già dichiarato di rifiutare la richiesta russa di pagamenti del gas in rubli. Al gruppo si affianca anche il Regno Unito, affermando di non avere intenzione di saldare i conti del gas russo con la divisa russa. Alla domanda se il Regno Unito accetterebbe la richiesta della Russia, un portavoce del primo ministro Boris Johnson ha detto che non era un’ipotesi che vorrebbero prendere in considerazione. Il portavoce ha aggiunto che il Regno Unito sta monitorando le implicazioni per il mercato europeo. Palazzo Chigi, frattanto, fa sapere che “non c`è ancora una interpretazione finale del provvedimento annunciato da Putin. La Commissione europea sta studiando le misure e i vari aspetti interpretativi. Al momento i pagamenti si possono effettuare in euro e in rubli.