Pagamenti, sopra questa cifra scattano subito i controlli: ti vengono a bussare | Il Fisco ha già segato le gambe a tanti

Controlli dal Fisco - Ilfogliettone.it

Controlli dal Fisco - Ilfogliettone.it (Fonte Pexels)

Conoscere questa regola ti potrebbe salvare da controlli fastidiosi e multe, ecco quanti soldi contanti puoi usare per pagare.

Nel 2025, il limite massimo per i pagamenti in contanti rimane fissato a 5.000 euro. Questa soglia si applica a qualsiasi trasferimento di denaro tra soggetti diversi, siano essi privati o aziende, senza l’intervento di intermediari finanziari. La regola comprende anche i prestiti tra parenti e le donazioni, imponendo quindi un maggiore controllo sulle transazioni economiche effettuate senza tracciabilità bancaria.

Tutte le operazioni che comportano il trasferimento di somme in contanti tra soggetti distinti devono rispettare il limite di 5.000 euro. Questo include pagamenti per l’acquisto di beni e servizi, scambi commerciali e attività di negoziazione di mezzi di pagamento in valuta. Anche il frazionamento artificioso di un pagamento in più tranches per aggirare la soglia massima è vietato, ed eventuali operazioni sospette potrebbero essere segnalate agli organi di controllo competenti.

Per le transazioni superiori al limite consentito, è obbligatorio utilizzare strumenti di pagamento tracciabili, come bonifici bancari, assegni non trasferibili, carte di credito o di debito. Questo obbligo è stato introdotto per garantire la trasparenza finanziaria, limitare l’evasione fiscale e contrastare operazioni di riciclaggio di denaro. Le banche e gli istituti di pagamento rivestono un ruolo centrale nel monitoraggio e nella segnalazione di eventuali anomalie.

Una deroga è prevista per le operazioni commerciali nel settore del turismo e del commercio al dettaglio, dove il limite può arrivare fino a 15.000 euro. Tuttavia, questa possibilità è riservata alle transazioni effettuate con cittadini non appartenenti all’Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo, che risiedono al di fuori del territorio italiano. Per avvalersi della deroga, gli esercenti devono rispettare precisi adempimenti burocratici, tra cui la comunicazione preventiva all’Agenzia delle Entrate e l’obbligo di versamento delle somme ricevute su un conto corrente dedicato.

Sanzioni per il superamento dei limiti

Chiunque superi la soglia massima prevista per l’utilizzo del contante rischia sanzioni amministrative pesanti. Per violazioni fino a 250.000 euro, la sanzione varia tra 1.000 e 50.000 euro. Se l’importo coinvolto è superiore a questa soglia, le multe possono arrivare fino a 250.000 euro. L’inasprimento delle sanzioni ha lo scopo di scoraggiare pratiche elusive e di incentivare l’uso di metodi di pagamento tracciabili.

Dal 2020, anche il pagamento delle spese che danno diritto alle principali detrazioni IRPEF del 19% deve avvenire con strumenti tracciabili. L’unica eccezione riguarda le spese sanitarie per l’acquisto di medicinali, dispositivi medici e prestazioni sanitarie presso strutture pubbliche o private accreditate al Servizio Sanitario Nazionale. Questo vincolo si inserisce in una strategia più ampia, volta a ridurre l’evasione fiscale attraverso il controllo dei flussi di denaro.

Nuove disposizioni per rimborsi e spese aziendali

Dal 2025, sono previste nuove disposizioni in materia di rimborsi spese e deducibilità fiscale. Le spese sostenute per vitto, alloggio, viaggio e trasporto da dipendenti e lavoratori autonomi saranno deducibili solo se effettuate con metodi tracciabili. In particolare, le aziende potranno dedurre i rimborsi per viaggi di lavoro, pernottamenti e pasti solo se i pagamenti saranno documentati con strumenti elettronici o bancari. Queste misure mirano a garantire un maggior controllo sulle spese aziendali e a evitare l’uso improprio del contante.

Le restrizioni sull’uso del contante in Italia hanno subito diverse modifiche nel corso degli anni, con l’introduzione di limiti sempre più stringenti per garantire la tracciabilità delle transazioni. Il limite attuale di 5.000 euro rappresenta un compromesso tra la necessità di controllo e la libertà economica. Tuttavia, è possibile che nei prossimi anni vengano introdotte ulteriori restrizioni per conformarsi alle direttive europee in materia di lotta al riciclaggio e all’evasione fiscale. La digitalizzazione dei pagamenti sta diventando una realtà sempre più diffusa, spingendo cittadini e imprese a utilizzare strumenti elettronici per le loro transazioni quotidiane.