Pagano (Ncd), accordo Assomineraria ennesimo spot Crocetta

“Sull’annosa questione della raffinazione in Sicilia, il governatore Rosario Crocetta non ha fatto altro che l’ennesimo annuncio spot”. A dirlo è il deputato del Nuovo Centrodestra Alessandro Pagano secondo cui l’accordo da 2,4 miliardi di euro di investimenti e settemila unità lavorative siglato con Assomineraria “ha tutta l’aria di essere uno ‘specchietto per allodole’ per illudere il popolo siciliano che i vertici della Regione hanno davvero trovato la soluzione per salvare e rilanciare questo importante settore per l’economia e lo sviluppo dell’Isola”. “Il fatto che si tratti di un mero bluff – sottolinea Pagano – è confermato dai toni critici con cui il sindacato, in particolare Cgil e Cisl, ha accolto l’accordo”. “Anziché ‘sparare’ cifre ‘fantasiose’ – aggiunge il deputato di Ncd – Crocetta dovrebbe dire come intende risolvere il problema delle circa mille unità a rischio a Gela visto che la produzione è pressoché ferma al palo”. Pagano punta il dito anche contro i vertici dell’Eni. “A Gela gli investimenti per 700 milioni di euro non decollano perché da parte del gruppo si continua ad insistere con vecchie logiche produttive ormai superate dal continuo e incessante sviluppo tecnologico”. “Continuare ad insistere su tecniche di raffinazione obsolete e senza mercato anziché sulla bio raffinazione, come nel caso dello stabilimento di Porto Marghera considerato da più parti un’eccellenza, consentirà a Gela di restare a galla ancora un po’, ma non certamente di avere sbocchi futuri eccezionali. Ed è su questo – conclude – che si gioca la partita della vita, non sulle chiacchiere di Crocetta”.

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