Dopo quasi dieci anni, fissato il processo per l’ex direttore generale del Consorzio Universitario di Ragusa, Augusto Dejak, accusato di aver pagato con i soldi dell’ente una sua cartella esattoriale di 70 mila euro. Lo ha stabilito la sezione giurisdizionale d’appello della Corte dei conti (sentenza 157/A/2016) che, accogliendo il ricorso della procura regionale, ha annullato il pronunciamento col quale i giudici di primo grado avevano dichiarato la prescrizione dell’azione avviata dal pm rimettendo gli atti alla Sezione in diversa composizione.
Il procedimento era stato avviato nel 2015 dopo un rapporto della guardia di finanza che metteva in luce una una vicenda risalente al 2007. In particolare, nel corso delle indagini era emerso che quell’anno il Consorzio universitario aveva liquidato un debito esattoriale di 73.567 euro contratto da Dejak con Polis Equitalia, quale agente della riscossione dell’Agenzia delle entrate per la provincia di Venezia. “Posto che il disvelamento dell’illecito può farsi risalire all’informativa del settembre 2014 inoltrata dopo accurate indagini dalla guardia di finanza alla procura regionale di questa Corte – scrivono i giudici di appello – ne consegue che l’azione del pm è assolutamente tempestiva”.